IL DDL ZAN VA AL SENATO IL 13 LUGLIO, NON PASSANO LE MOZIONI DEI SOVRANISTI
FINALMENTE SI TIRA DRITTO… NON HA IMPORTANZA COME ANDRA’ A FINIRE, SE NON PASSERA’ L’EUROPA CIVILE SAPRA’ CHE NON SIAMO DEGNI DI FARNE PARTE… CON OMOFOBI E RAZZISTI IL TEMPO DELLE DISCUSSIONI E’ FINITO
Dopo sette mesi di rimpalli e ostruzionismo, la data adesso c’è ed è ufficiale.
La discussione in Senato del disegno di legge contro l’omotransfobia a prima firma del deputato Pd Alessandro Zan, già approvato dalla Camera lo scorso 4 novembre, inizierà martedì 13 luglio alle 16.30.
Confermata in Aula la scelta già presa nella conferenza dei capigruppo dalla maggioranza favorevole al testo (Pd, Leu, 5 Stelle e Italia viva).
La proposta del centrodestra (Forza Italia e Lega), era invece di rimandare il voto al 20 luglio, ma è stata respinta.
A caldeggiarla anche un irrituale intervento, subito prima del voto, della presidente Elisabetta Casellati: “Invito alla riflessione perché non si dica che in questa aula rinunciamo al dialogo per la differenza di una settimana”.
No dell’assemblea anche alla proposta di Fratelli d’Italia di cancellare il provvedimento dal calendario sostituendolo con una discussione sulla commissione d’inchiesta sui rifiuti.
Sempre azzurri e leghisti avevano chiesto di rimandare la decisione di 24 ore, proposta respinta da Pd, 5 stelle e Leu, senza che il tavolo di maggioranza convocato nel pomeriggio servisse a trovare un accordo.
La sfida, ora, per i promotori del ddl rimane quella di trovare i voti necessari ad approvare il testo: senza i 17 senatori di Italia viva, considerati assai in bilico per le posizioni espresse negli ultimi giorni dal partito, sarebbero circa 141 sì contro i 135 no del centrodestra unito.
“Calendarizzato il DdlZan. Quindi vuol dire che iVotiCiSono. Allora, in trasparenza e assumendosi ognuno le sue responsabilità, andiamo avanti e approviamolo“, twitta il segretario del Pd Enrico Letta.
Gli fa eco il primo firmatario del provvedimento, Alessandro Zan: “Ciascuno si dovrà assumere la responsabilità di dare al Paese una legge contro i crimini d’odio che l’Italia attende da quasi 30 anni. I voti per approvarla, come conferma l’approvazione del calendario, ci sono”.
(da agenzie)
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