IL DECRETO SICUREZZA BIS NON VIOLA SOLO LE LEGGI INTERNAZIONALI MA E’ DEGNO DI UNA DITTATURA
COME IN ALTRI PAESI SOVRANISTI RESTRINGE LE LIBERTA’ INDIVIDUALI E APRE LA STRADA A UN REGIME DI POLIZIA… LA TRUFFA DELLE MODIFICHE PROPOSTE OGGI
Per il Viminale il testo è pronto e si aspetta solo la convocazione del Consiglio dei ministri, dove verrà esaminato.
Per Di Maio, invece, prima di portare il provvedimento nella riunione di governo bisogna prima risolvere i dubbi. Che quindi ci sono ancora.
Sul Decreto Sicurezza bis, quindi, la partita è tutta da giocare, con l’ormai consueto botta e risposta tra alleati di governo a movimentarne l’iter burocratico. Da una parte la Lega accelera, dall’altra il Movimento 5 Stelle rallenta.
A metà pomeriggio, infatti, fonti del Viminale hanno fatto sapere che i tecnici del ministero hanno ultimato le limature al testo, “così da fugare qualsiasi perplessità e togliere alibi.
Tutto fatto, quindi? Macchè. A stretto giro è arrivata la frenata del vicepremier pentastellato Luigi Di Maio. “Per il decreto sicurezza so che c’è un’interlocuzione fra Palazzo Chigi e il Quirinale per eliminare alcuni dubbi di incostituzionalità . Prima di andare in cdm bisogna risolvere questi dubbi” ha detto il capo politico del M5s.
Da quanto si può leggere nell’ultima bozza disponibile del testo restano le multe alle navi che non rispettano le normative, ma sparisce il riferimento agli interventi di soccorso ai migranti.
Nella versione di ieri, invece, si prevedevano sanzioni (da 10mila a 50mila euro) per le navi che soccorrevano migranti violando le norme e le istruzioni “delle autorità responsabili dell’area in cui ha luogo l’operazione di soccorso”. Ora le sanzioni, di uguale importo, sono limitati a chi viola il divieto di ingresso nelle acque italiane.
Chiariamo il bluff di Salvini.
1) La Libia non è un porto sicuro, come certificato da tutti gli organismi internazionali, quindi è illegale “respingere” i migranti in Libia
2) La zona Sar libica di fatto non esiste, la Guardia Costiera libica è una associazione a delinquere che taglieggia i profughi, prende mazzette, non risponde neanche al telefono in caso di emergenze e riporta i disperati nei lager libici.
3) Aver tolto la multa a chi salva i migranti oltre a dimostrare il grado demenziale di chi vuole multare chi salva vite umane ( come se multassimo le ambulanze del 118) è ridicolo: a che titolo l’Italia potrebbe multare una Ong tedesca o spagnola che soccorre i migranti in Libia e poi li sbarca a Barcellona o a Malta? Nessuno, è solo un bluff
4) Ora il decreto parla di multare chi entra nelle acque territoriali italiane, come se fosse un reato salvare barconi alla deriva, roba da ricovero in manicomio giudiziario oltre che violazione delle leggi internazionali e del codice dalla navigazione.
5) Il ministro degli Interni avrebbe il potere assoluto di decidere chi può entrare nelle nostre acque territoriali e chi no, competenza da sempre del ministro dei Trasporti. Ci manca pure uno xenofobo che selezioni in base alla razza.
6) Se uno partecipa a un corteo “non autorizzato” da semplice cittadino, anche se non commette alcun reato, si becca una condanna a un anno di carcere
7) Se si trova nel mezzo di una carica della polizia, anche in maniera passiva (ovvero si prende pure due manganellate senza reagire) rischia fino a tre anni di carcere.
8 ) Viene tolta la competenza territoriale alla procura di Agrigento per trasferirla solo a quelle di Catania e Palermo, in modo da avere procure compiacenti.
Ci fermiamo qua per non annoiarvi.
E’ un decreto “sovranista” repressivo, degno dei modelli sovranisti: regimi autoritari e dittature.
Pensateci bene quando voterete domenica, è in gioco il futuro dell’Italia.
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