IL GENERALE IMPALLINATO: VANNACCI, NELLA SUA PRIMA USCITA DA CANDIDATO DELLA LEGA, ALLA “CASA DEL BOIA” DI LUCCA, È STATO FERMATO DA UN UOMO IN SEDIA A ROTELLE CHE GLI HA CHIESTO: “PERCHÉ HA DETTO QUELLE COSE SULLE CLASSI SEPARATE PER I DISABILI? ME LE SPIEGA?”
AL CHE IL MILITARE HA PROVATO A GIUSTIFICARSI: “LE MIE PAROLE SONO STATE TRAVISATE…”… IN SALA APPENA 50 PERSONE
«Mettere il nome “Generale” sulla scheda delle Europee? Perché no, ci sto pensando… Del resto quello dei Cinque Stelle (Dino Giarrusso, ndr) la volta scorsa fece scrivere “Iena”… Credo che anche “Generale” ci possa stare». Roberto Vannacci, per la sua prima uscita ufficiale da candidato «indipendente» della Lega, sceglie il museo della Casa del boia a Lucca, dove presenta il suo nuovo libro: «Il coraggio vince».
La bufera politica per le sue parole sulla necessità di costituire classi separate per i disabili a scuola si è tutt’altro che placata. La Lega è in subbuglio, FdI pure, in Forza Italia si dicono indignati. Ma il generale, invece di frenare, spinge ancora di più sull’acceleratore.
Giorgia Meloni, lanciando la sua candidatura in tutte le circoscrizioni, ha invitato i suoi sostenitori a scrivere «Giorgia» sulla scheda. Una mossa che ha destato clamore. E che ora pure Vannacci potrebbe declinare in versione militare: «Generale».
A Lucca, prima che la presentazione del libro inizi, un signore di passaggio in carrozzina gli chiede: «Perché ha detto quelle cose sui disabili?». Il generale, oggi sospeso dal ministero della Difesa come provvedimento disciplinare, si rimbocca le maniche e risponde: «Le mie parole sono state travisate. Lo dimostrano anche le numerose telefonate da parte di famiglie con figli disabili, che condividono il mio ragionamento» (come no, ci crediamo tutti…)
In sala ci sono circa 50 persone: poche rispetto al clamore di questi giorni. Ma in questa bassa partecipazione, a due passi da casa (Vannacci è di Viareggio), sembra esserci un preciso motivo politico: gli uomini del centrodestra sul territorio non fanno i salti di gioia per un candidato così ingombrante, e il tam tam per l’evento non c’è stato.
(da agenzie)
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