IL GIORNALISTA RAI ENTRATO A BUCHA: “HO VISTO I CADAVERI IN STRADA E LE FOSSE COMUNI DEI CIVILI UCCISI DAI RUSSI“
IL RACCONTO DI PIAGNERELLI
Bucha alle porte di Kiev occupata per un mese dai militari russi dove sono stati trovati i corpi di 310 civili uccisi dai russi. Di grandissimo interessa la testimonianza dell’inviato della Rai Ilario Piagnerelli che è entrato nella città ucraina
Piagnerelli ha mostrato per prima cosa un’auto schiacciata da un carro armato russo che gli è passato sopra e che aveva al suo interno ancora il corpo del conducente. Ma la città è stata trovata piena di auto civili bruciate, probabilmente si trattava di mezzi con i quali i civili avevano cercato la fuga.
Piagnerelli ha raccontato anche di un uomo ucciso mentre andata in bicicletta con il cranio sfondato dai colpi di proiettile. Distrutta un’auto con la scritta bambini e un drappo bianco al finestrino. Ha detto Ilario Piagnerelli: “Questa è Bucha dove è dimostrato che crimini di guerra sono stati commessi dai soldati russi. Con le fosse comuni con 280 cadaveri”.
Più tardi – collegato con Che tempo che fa – Piagnerelli ha anche parlati di cecchini che sparavano contro persone comuni che magari erano uscite per trovare cibo e acqua. Ed in un caso di un civile fermato ad un posto di blocco russo, fatto scendere dall’auto e sdraiare a faccia in giù dall’auto. Poi ucciso con un colpo in testa e il corpo gettato lì vicino in una discarica.
(da Globalist)
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