IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI: “IL TEMA DEL SUD IN QUESTE ELEZIONI È FUORI DALL’AGENDA DEI PARTITI MA È LA PARTE DEL PAESE PIÙ ESPOSTA ALLE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE”
“LA SOFFERENZA SOCIALE È QUI E BISOGNA DIALOGARCI. SI RISCHIA L’ASTENSIONE PIÙ FORTE IN ITALIA DAL DOPOGUERRA”… “L’AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA, CHE LA LEGA POTREBBE OTTENERE, AUMENTERÀ I DIVARI EMARGINANDO ANCORA DI PIÙ IL MEZZOGIORNO”
«Il tema del Sud in queste elezioni al momento è fuori dall’agenda dei partiti,Pd compreso», avverte il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Che segnala altri rischi: «L’Autonomia regionale differenziata, che la Lega potrebbe ottenere dando il via libera al presidenzialismo, aumenterà i divari emarginando ancora di più il Mezzogiorno. Con questa legge elettorale, che premia le coalizioni, per vincere sarebbe stato opportuno fare l’accordo con i Cinque Stelle prima del voto».
Sindaco, quali rischi comporta il silenzio sul Sud?
«È l’area più fragile, la più esposta alle difficoltà economiche. Lo schieramento progressista deve farsene carico. Tutti i sindaci meridionali hanno la stessa idea, provo a interpretarne il pensiero. La sofferenza sociale è qui e bisogna dialogarci. Avverto in giro una enorme disillusione. Rischiamo un’astensione massiccia, tanto più a settembre, quando l’inflazione farà sentire i maggiori effetti in termini di mancato potere di acquisto».
La disaffezione rispetto al voto si farà sentire solo nel Mezzogiorno?
«Stando molto tra la gente, percepisco che gran parte dei cittadini non ha ancora deciso chi votare, avverto un distacco generalizzato dalla politica, ancora di più dopo la caduta del governo Draghi. Se uniamo questi elementi alla crisi economica, corriamo il rischio che le elezioni del 25 settembre passino alla storia come quelle con l’astensione più forte in Italia dal dopoguerra ad oggi».
Che deve fare il Pd per recuperare il rapporto con l’elettorato del Sud?
«Proposte chiare per il sostegno al reddito e al lavoro e per migliorare la qualità dei servizi pubblici, sanità, scuola, trasporti».
Proprio i temi in discussione con l’Autonomia regionale. Lei ne parlerà il 24 agosto al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. Cosa dirà?
«Non abbiamo bisogno dell’Autonomia ora e, se si realizza, il Mezzogiorno sarà marginalizzato definitivamente. Parlare di Autonomia è antistorico, rischia di creare squilibri non più sostenibili nel Paese”
(da agenzie)
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