IL TOTO-MINISTRI DELLA MELONI: ALLA SALUTE ANCHE ZANGRILLO SI FA DA PARTE E PROMUOVE BERTOLASO
IL GENERALE GRAZIANO RIFIUTA LA DIFESA, IN PISTA PORTOLANO… SPUNTA BERNABE’ ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
“La mia indisponibilità è definitiva”. Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele e medico di Berlusconi, si tira fuori dalla corsa per il ruolo di ministro della Salute del governo Meloni.
Il suo nome circolava da giorni, ma Zangrillo nega di voler accettare e lancia un assist all’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso.
Un nome tecnico aiuterebbe a sciogliere uno dei nodi più ingarbugliati per la leader di Fratelli d’Italia, dal momento che per sostituire Roberto Speranza da Forza Italia è stata avanzata la candidatura di Licia Ronzulli, che poco piace a Giorgia Meloni.
Ma ecco il toto-ministri dell’esecutivo FdI-Lega-FI. Una lista in continuo aggiornamento, dal momento che solo giovedì 13 si entrerà nel vivo, con la scelta dei presidenti delle Camere, primo tassello – non facile – da comporre per la nuova maggioranza.
Salute
Il nome di Zangrillo circolava da un pò fra i papabili per la Sanità e il medico è stato contattato da chi è impegnato in questi giorni nel difficile compito di far incastrare tutte le caselle in vista della formazione del prossimo esecutivo. Ma all’Adnkronos Zangrillo consegna un no che sembra non ammettere ripensamenti: “La mia indisponibilità a ricoprire il ruolo prestigioso di ministro della Salute è definitiva – assicura il prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano – e scaturisce dal profondo amore per la mia professione di clinico e professore universitario, ruoli che non voglio abbandonare”. Zangrillo si mette dunque da parte ma sottolinea che “chi sta decidendo è dotato della saggezza necessaria per fare la scelta giusta”. Aggiunge anche di essere pronto a un ruolo di consulenza: “Laddove fosse richiesto – aggiunge il medico personale di Berlusconi – sarò felicissimo di fornire tutto il mio personale supporto all’azione del nuovo ministro della Salute”.
“Il Paese ha bisogno di saggezza, visione e competenza per iniziare un programma politico sanitario illuminato”, aggiunge.
E alla domanda se all’identikit possa rispondere l’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, risponde: “Il totonomi è il modo migliore per bruciare candidature serie. Ma Guido, oltre a essere un caro amico, ha tutte le caratteristiche per svolgere al meglio questo ruolo”. In ogni caso, “chi sta decidendo ha la saggezza necessaria per fare la scelta giusta”.
In pista c’è anche Francesco Rocca, presidente della Croce rossa. Mentre sembra accantonata l’idea di affidare l’incarico a Licia Ronzulli, parlamentare di Forza Italia, molto vicina al Cavaliere.
Difesa
Il generale di corpo d’armata Luciano Portolano potrebbe andare alla Difesa. Tra le ipotesi spuntate ieri c’era anche quella di Claudio Graziano, già capo del comitato militare Ue e oggi presidente di Fincantieri, ma Graziano smentisce di essere interessato a fare il ministro e assicura di non aver avuto interlocuzioni in tal senso. Ad ogni modo resta aperta anche l’ipotesi di un profilo più politico, con l’attuale capo del Copasir Adolfo Urso o il deputato di FdI Fabio Rampelli.
Esteri
Per gli Esteri crescono le quotazioni del coordinatore di FdI Antonio Tajani. Ma in campo c’è anche il nome di Elisabetta Belloni, capo dei Servizi.
Economia
Dopo il no irremovibile di Fabio Panetta, la corsa alla postazione chiave dell’Economia nel futuro governo Meloni nelle ultime ore sembra diventata un derby fra Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli. Il primo sedette nell’ufficio di via XX settembre fra il 2004 e il 2005, nell’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. Grilli ha ricoperto lo stesso incarico con Monti, fra il 2012 e il 2013.
Transizione ecologica e Sviluppo economico
Per la Transizione ecologica ha preso a girare il nome dell’ex amministratore delegato di Eni Franco Bernabè. Non tramonta l’ipotesi di una conferma di Roberto Cingolani, magari come commissario per l’Energia. Ma la delega Energia potrebbe essere anche assegnata al nuovo ministro dello Sviluppo economico, un incarico che potrebbe andare a un politico.
Trasporti e Natalità
Salvini vuole per la Lega il ministero dei Trasporti, per Edoardo Rixi o per sé, se come quasi inevitabile dovrà rinunciare alla poltrona di ministro dell’Interno. Altro ministero ‘prenotato’ dal Carroccio è quello della Famiglia e Natalità: si fanno le ipotesi del vice-segretario Lorenzo Fontana, che ha già indossato i galloni di ministro della Famiglia nel Conte I, e la ministra per le Disabilità in carica, Erika Stefani (la Disabilità verrebbe incorporata alle altre deleghe). Più defilata Simona Baldassarre, eurodeputata leghista e responsabile del dipartimento Famiglia del partito, paladina pro life e grande oppositrice del ddl Zan.
(da La Repubblica)
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