INTERVISTA AL FILOSOFO MAFFETTONE: “IL M5S GOVERNANDO E’ DIVENTATO ELITE, SALVINI E’ UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA”
“NESSUNO HA UNA RICETTA FACILE SUI MIGRANTI MA BLOCCARE LE NAVI NON RISOLVE CERTO IL PROBLEMA”
Il dilemma si è rivelato: “A furia di governare, il Movimento 5 stelle è diventato èlite. I suoi ministri, sottosegretari, presidenti di commissione vanno in giro con le auto blu, salgono sugli aerei di stato, non si muovono più senza avere dietro la scorta. È la contraddizione interna di ogni movimento anti establishment. Nel momento in cui ha successo, subisce una metamorfosi e assume le sembianze del nemico che, fino a poco prima, ha combattuto”.
La legge ferrea dell’oligarchia, secondo Sebastiano Maffettone — filosofo della politica che ha insegnato, tra le altre università , ad Harvard, Science Po, Columbia e oggi è ordinario alla Luiss — è impossibile da abrogare: “Quando hai il compito di fare la manovra economica, il populismo non ti serve a niente: ti serve la competenza, cioè gente che sappia come si imposta il bilancio dello stato. Puoi aver sbraitato tutti i vaffa di questo mondo, avrai comunque bisogno del genere di persone che hai mandato al diavolo fino a poco tempo prima”.
Per scrivere il suo ultimo libro, Politica (Mondadori Education-Le Monnier), ci ha messo quasi vent’anni: “C’è dentro tutto il sapere che ho accumulato nella mia vita dedicata alla filosofia politica”.
Ci sono i grandi autori: Marx, Sen, Foucault, Habermas, Rawls. Ci sono i grandi temi: la Liberal-Democrazia, il femminismo, la giustizia globale.
C’è il presente: “Joseph Stiglitz ha detto che la crisi economica del 2007 è stata per la democrazia liberale ciò che la caduta del Muro di Berlino è stata per il comunismo. Esagerava, certo: ma ha colto una verità . La rabbia anti sistema del populismo nasce dalla mancanza di risposte adeguate ai danni provocati dalla globalizzazione. La quale ha sì ridotto le distanze tra i paesi ricchi e i paesi poveri, ma ha distribuito i suoi vantaggi e svantaggi in maniera fortemente diseguale nei singoli paesi. La globalizzazione ha salvato alcuni, e ha sommerso altri. La rivolta populista nasce da qui, dal rancore di tutti coloro che si sono sentiti puniti dal sistema”.
Perchè, se l’origine della crisi è economica, la protesta si è concentrata sulla politica?
Perchè non c’è troppa differenza tra la struttura capitalistica e il regime politico liberal-democratico: il sistema è economico e politico insieme.
Ma, tranne Occupy Wall Street, tutti i movimenti populisti hanno puntato la politica, non l’economia
Era la politica che doveva dare una risposta agli squilibri provocati dalla globalizzazione. Il ragionamento, anzi l’istinto della gente è stato: “Noi vi abbiamo affidato il nostro destino. Voi ci avete portato a sbattere. Ora, ve la facciamo pagare”.
Che intende per gente, scusi?
Intendo chi è stato danneggiato dalla globalizzazione. Il grafico dell’elefante di Milanovic spiega perfettamente di chi si tratta: è la classe media occidentale (mentre quella cinese, per esempio, è stata rafforzata). Un problema enorme, non solo economico. Perchè sfasciare la classe media non significa soltanto creare un disagio sociale in grandi fette della società occidentale, significa anche indebolire la democrazia, che sulla classe media si regge.
Ma la risposta populista favorisce o danneggia la democrazia?
Entrambe le cose. Da una parte, èun bene per la democrazia riuscire ad accostare alla sfera del governo delle persone che prima ne erano escluse. Dall’altra parte, però, il populismo impone un prezzo da pagare: è l’ascesa degli incompetenti al potere
Pensa ai 5 stelle?
Penso sia ai populisti, sia ai sovranisti: anche perchè sono convinto che le loro strade siano destinate a incrociarsi.
Perchè dovrebbero?
Perchè il problema principale dei populisti è non riuscire a definire che cos’è il popolo. Nella loro retorica, il popolo è un’entità indifferenziata, che include tutto e tutti: è per questo che il loro peggior nemico è il pluralismo.
I sovranisti, invece?
I sovranisti offrono il criterio di distinzione che manca ai populisti. Selezionano chi fa parte del popolo individuando le persone da escludere. Per esempio, chi è straniero, chi pratica un’altra religione o addirittura chi è a favore dell’Europa — secondo loro — può non appartenere al popolo
Perchè questo dovrebbe avvicinarli ai populisti?
Perchè un criterio di selezione del popolo è indispensabile, e i sovranisti sono in grado di offrirne uno anche ai populisti. Per questo, credo che siano destinati a convergere in maniera strutturale.
Concretamente, significa che il futuro dei 5 stelle è con la Lega?
Non è detto, perchè io parlo di idee. Le persone e i fatti della politica sono diversi dalle idee.
In effetti, i 5 stelle si sono avvicinati alla sinistra, al momento.
E questo ha ricompattato il centrodestra, favorendo al suo interno la destra più destra. Tanto è vero che assistiamo anche a una chiamata alle armi dei vecchi fascisti.
È questo il senso della manifestazione di ieri a San Giovanni?
Hanno ragione coloro che ci invitano a non usare il termine fascista, che storicamente ha un significato preciso. Però è innegabile che si sono risvegliati certi impulsi identitari, un rifiuto dello straniero e del diverso tipici della destra radicale. Per non parlare della partecipazione alla manifestazione di CasaPound.
Ma l’immigrazione non è un problema reale?
Accidenti se lo è. Io sono nato nel 1948, quando la popolazione europea era il 25 per cento della popolazione mondiale e quella africana meno del 10. Secondo le stime, fra cento anni noi europei saremo solo il 5 per cento, mentre gli africani saranno il 25 per cento. È una dinamica inarrestabile. È il problema dei problemi. La destra non ha torto nel porlo. Ha torto nell’affrontarlo in maniera becera e scomposta.
Come si dovrebbe affrontare?
Nessuno ha una ricetta facile. C’è, però, un fatto: bloccare le navi di quei poveretti a largo di Lampedusa non risolve il problema.
Però Salvini ha moltiplicato i consensi, facendolo.
Infatti, non nego che elettoralmente funzioni. Nego che serva ad arrestare il fenomeno.
E il governo giallorosso, invece, può servire ad arrestare il fenomeno Salvini?
Già spingere la Lega all’opposizione mi sembra un risultato positivo, poichè Salvini ha rappresentato una minaccia reale per la democrazia italiana.
Ma farlo senza passare dalle urne non rischia paradossalmente di rafforzarlo?
Questo dipenderà da cosa riusciranno a fare governando. Se faranno bene, potrebbero svuotarlo. Se faranno male, tanti auguri all’Italia.
(da “Huffingtonpost”)
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