L’ESERCITO DI SILVIO CHIEDE LA TESTA DI ALFANO: “DEVE LASCIARE IL POSTO DA SEGRETARIO”
VOLPE PASINI: “CON ALFANO IL PDL HA PERSO TUTTE LE ELEZIONI, IN SICILIA HA RIDOTTO IL PARTITO AL NULLA”… “E’ TRA QUELLI CHE VOLEVA MANDARE SILVIO AI GIARDINETTI”
«Alfano è il “tappo” che impedisce la rigenerazione del centro destra, è vice presidente del consiglio ed è ministro dell’Interno, ruolo quest’ultimo di una delicatezza estrema che non si addice mai ad un segretario di partito in carica proprio per le sue funzioni e per il controllo che può esercitare anche utilizzando i servizi segreti».
A sferrare un attacco diretto e personale al segretario del Pdl è il capo dell’Esercito di Silvio, Diego Volpe Pasini, il più berlusconiano dei berlusconiani.
Che ha scritto una lettera ai probiviri del Pdl e allo stesso Berlusconi per chiedere, a norma dello statuto (articolo 35), la decadenza di Alfano da segretario in base al regolamento sulle incompatibilità tra ruoli politici e incarichi di governo.
Che tra la colomba Alfano e il falco Pasini non corra buon sangue non è un mistero. Ma nessuno immaginava che quest’ultimo arrivasse alla dichiarazione formale di guerra.
«Con la presente, in qualità di iscritto al Pdl – scrive ai probiviri il generale dell’Esercito di Silvio – tessera n. 138604, rilevato che appare chiara ed evidente la incompatibilità del Segretario Nazionale alle cariche di Governo (…), si chiede di valutare la palese incompatibilità , rispettare e applicare le regole esistenti e per altri già applicate e di consentire il rilancio, attraverso una nuova nascita, del partito».
Ma la questione, ovviamente non è soltanto formale.
L’affondo contro Alfano è tutto politico ed è tanto più pesante perchè viene da chi si propone di difendere Berlusconi perinde ac cadaver contro i giudici e contro i “traditori”.
A quale categoria appartenga Alfano per Volpe Pasini è fin troppo chiaro: «Con lui il Pdl ha perso tutte le elezioni, ovunque, a cominciare da casa sua, aveva ridotto il partito al nulla, solo il ritorno in prima persona di Berlusconi ha ridato stimolo e forza agli elettori e alla nostra gente. Proprio quel Berlusconi che in tanti, a cominciare da Alemanno, Cicchitto, Quagliariello e altri, Alfano compreso, volevano ai giardinetti a fare il nonno».
Per il futuro il generalissimo minaccia sfracelli.
«Se Alfano non si dimetterà sarà lui il responsabile di una scissione certa che riguarderà il Pdl da qui a breve, scissione da cui rinascerà Forza Italia. E sarà una Forza Italia con le porte sbarrate ad Alfano».
Francesco Bei
(da “la Repubblica”)
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