“LA BARCACCIA DEL BERNINI NON TORNERA’ PIU’ COME PRIMA” E L’AMBASCIATORE OLANDESE NON INTENDE PAGARE I DANNI
INCAPACI DI FILTRARE UNA FECCIA DI UBRIACONI… IL PATRIMONIO ARTISTICO DELL’ITALIA ALLA MERCE’ DI RIFIUTI UMANI
La fontana della Barcaccia, presa a bottigliate dai tifosi del Feyenoord, ha subìto “un danno rilevante, grave e permanente”.
La celebre opera di Gian Lorenzo Bernini “non tornerà mai più come prima”.
A certificarlo, non senza indignazione, è Annamaria Cerioni, la responsabile del servizio restauri della Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Cerioni sottolinea: “Si tratta anche di un oltraggio a un’opera d’arte straordinaria”.
I rilevamenti sono in corso, ma per gli esperti della Soprintendenza appare chiaro che il danneggiamento è gravissimo e che il bacino di marmo ai piedi di Trinità dei Monti, restaurato e inaugurato soltanto lo scorso settembre, non potrà mai essere riparato davvero: “Si tratta per lo più di scheggiature provocate da vetri, e poi c’è quel pezzo rotto – ha continuato Cerioni – Un danno grave anche perchè permanente, dal momento che quando un’opera come questo viene danneggiata non tornerà più come prima”.
A scheggiare in più punti la fontana sono state proprio le bottigliate: “Abbiamo potuto constatare che in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili ad occhio nudo ieri sera” ha ammesso sconsolato il sovrintendente capitolino Claudio Parisi.
In una intervista al quotidiano Il Messaggero il sindaco Ignazio Marino rivela: “Agli olandesi ho detto: pagherete i danni”. Dopo il sopralluogo a Piazza di Spagna, ha nuovamente attaccato il prefetto e il questore della Capitale: “Roma merita una gestione della sicurezza all’altezza di un Paese del G8”. In giornata il primo cittadino della Capitale incontrerà il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che questa mattina ha visto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I tecnici che stanno quantificando i danni alla Barcaccia hanno trovato molti frammenti. Uno di questi è un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca.
L’assessora alla cultura e turismo di Roma, Giovanna Marinelli, avverte: soltanto in serata si potrà fare una stima complessiva delle “scheggiature diffuse”. Parole che mettono i brividi.
Nel frattempo sono sei gli hooligans del Feyenoord detenuti nel carcere romano di Regina Coeli. Sono stati arrestati durante gli scontri di Piazza di Spagna e ora sono accusati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per i disordini a Campo de’ Fiori hanno già affrontato un processo per direttissima 19 tifosi olandesi. Per il momento, però, nessuno appare indagato per aver provocato danni alla fontana del Bernini.
La notizia della devastazione di Piazza di Spagna da parte degli hooligans del Feyenoord occupa grande spazio nella stampa olandese. Sia il sito del De Telegraaf, sia quello del de Volkskrant pubblicano con grande evidenza le foto della Barcaccia piena di rifiuti e danneggiata.
Oltre ad altre scene di scontri e cariche. In particolare, De Telegraaf pubblica le prime pagine del Tempo, che titola a nove colonne in olandese “Olandesi animali” e della Gazzetta dello Sport, “Barbari”.
“L’ambasciatore olandese mi ha detto che non si sentono responsabili dell’esborso economico per riparare la fontana del Bernini. Ne prendo atto”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino parlando dei danni arrecati dagli ultrà del Feyenoord nel centro della Capitale.
(da “Hufingtonpost”)
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