LA FAVOLA DI ELOISA, 110 E LODE NONOSTANTE LA GRAVE DISABILITA’
L’ITALIA MIGLIORE: LA 27ENNE DI CHATILLON E’ DOTTORESSA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
Coraggio e determinazione non le mancano. Eloisa Giachino di Chà¢tillon, 27 anni condivisi con una grave forma di disabilità , si è laureata in Scienze dell’Educazione all’Università della Valle d’Aosta con 110 e lode e una tesi dal titolo «Promuovere la vita indipendente in situazioni di disabilità : analisi di un progetto in Valle d’Aosta».
Lei stessa è un esempio di forza di volontà che mira all’indipendenza.
«Terminato il liceo mi sono trovata di fronte al classico bivio: inserirmi nel mondo del lavoro o continuare gli studi – spiega Eloisa Giachino -. La prima ipotesi mi appariva ardua da realizzare e avevo ancora desiderio di studiare, e in particolare le materie relative al mondo della disabilità . Data la mia situazione ho cercato di investire sulla mia integrità cognitiva anche nella speranza che una migliore formazione possa aiutarmi a trovare un’occupazione lavorativa che mi consenta una realizzazione personale e un reddito che è una condizione importante per rendermi il più possibile indipendente dalla mia famiglia».
L’Università è andata incontro alle esigenze della studentessa.
«I primi contatti li ho avuti con il docente delegato dal Rettore per la disabilità , la professoressa Serenella Besio, che ha preso atto delle mie necessità e si è attivata per rispondervi. Durante il primo anno di frequenza, infatti, alcune aule sono state rese accessibili eliminando dislivelli all’ingresso e creando un apposito spazio per la carrozzina tra i banchi. Ho sempre frequentato le lezioni: per andare da casa ad Aosta ho utilizzato il servizio regionale di trasporto per le persone con disabilità . Ad Aosta mi attendeva un tutor, fornito dall’Università , che mi accompagnava a lezione, mi prendeva gli appunti, mi registrava le lezioni e mi affiancava durante gli esami per supportare i docenti nella comprensione del mio eloquio. Agli esami ho portato lo stesso programma dei miei compagni: ci tengo a precisare che non ho avuto “sconti” e comunque non li avrei accettati. Tutti i docenti sono stati molto disponibili e attenti alle mie necessità ».
Nonostante le attenzioni, Eloisa Giachino ritiene che la strada per garantire il diritto allo studio a tutti sia ancora lunga.
«Le opportunità non sono del tutto paritarie a quelle delle persone senza disabilità . Per esempio nella scelta di un percorso universitario in una città lontana da casa, la persona con disabilità e la sua famiglia si possono sentire sole, inadeguate nel dover gestire, per alcuni anni, i molteplici aspetti logistici. Il rischio è l’abbandono degli studi. Inoltre sono ben consapevole che non avrei potuto portare a compimento questo percorso di studi senza il sostegno dei miei genitori che si è esplicato, in particolare, nell’affiancamento costante di mia madre nello studio».
Con l’inizio degli studi universitari, è incominciata anche un’altra avventura, il coinvolgimento nelle attività teatrali dell’associazione Monelli dell’Arte.
«È stata una mia iniziativa contattare la regista Mariuccia Allera per capire se poteva essere un’opportunità per il mio tempo libero e per stabilire nuove relazioni e amicizie. Mi sono sentita accolta in quanto tutti si sforzano di trovare le modalità per farmi partecipare attivamente all’azione scenica, nonostante le mie 4 ruote e la mia disartria. Inoltre ho avuto la grande soddisfazione di scrivere alcuni testi che sono stati apprezzati e quindi inseriti nei nostri spettacoli. Ho potuto allacciare nuove relazioni e voglio ricordare, in particolare, quella con il presidente dell’associazione Orfeo Cout che purtroppo ci ha lasciati e mi manca molto in quanto ha sempre dimostrato nei miei confronti un affetto sincero, attenzioni spontanee e grande sensibilità ».
(da “La Stampa”)
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