LA LETTERA DI MANFREDI BORSELLINO : “CARA FIGLIA MIA, TI SPIEGO PERCHE’ LA GIUDICE INSULTA NOI BORSELLINO”
LA RISPOSTA ALLA GIUDICE ANTIMAFIA CHE AVEVA DEFINITO I FIGLI DI PAOLO “UNO SQUILIBRATO E LUCIA CRETINA”
«Papà al Tg dicono parolacce, parlano di una Signora che ti ha detto parolacce, perchè?». Così mia figlia Merope, 9 anni, ha esclamato ieri appresa la notizia delle offese rivolte alla mia persona e a mia sorella Lucia dalla signora Saguto
Già , perchè?
Non sapevo (e non so) come rispondere a una domanda di mia figlia, come spiegarle perchè un alto magistrato che ha definito Paolo Borsellino «un carissimo amico personale», sostenendo di «aver visto crescere i suoi figli» li insulti etichettandoli «cretini» e «squilibrati».
Non abbiamo voluto commentare quelle parole perchè sono incommentabili, ma la domanda di mia figlia esige forse una risposta.
Perchè una donna che non ha mai frequentato la nostra casa, ha ignorato per anni la nostra stessa esistenza (come noi a dire il vero la sua), il cui nome non abbiamo mai sentito pronunciare ai nostri genitori ha avuto l’impellente necessità , interloquendo al telefono con un’amica, di esprimere giudizi così trancianti e cattivi nei riguardi del sottoscritto e di sua sorella Lucia?
Io, cara Merope, a questa tua legittima domanda ti confesso non sono in grado di rispondere.
Per tuo padre articolare una risposta è impresa ardua, non avendo avuto mai “l’onore” di conoscere direttamente la signora che ha pronunciato quelle offese.
Onore che però hanno avuto tante persone importanti della tua città .
Forse un giorno qualcuna di queste persone qualificate ti spiegherà ciò che io non sono in grado di spiegarti
Tieni però a mente un verso della Divina Commedia del poeta Dante mentre descrive i vili, cioè “coloro che visser senza ‘nfamia e senza lodo”: “non ragioniam di loro, ma guarda e passa”, ovvero non ti curare di loro ma guarda avanti e non ti vergognare mai di tutte le volte che proverai forti emozioni di piangere o di commuoverti.
Il tuo papa’
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