LA NUOVA RETROMARCIA DELLA MELONI È SUL MES: L’ITALIA RATIFICHERÀ IL TRATTATO SUL FONDO SALVA STATI
LA PROVA È NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE DELL’EUROGRUPPO, PASCHAL DONOHOE… L’ESECUTIVO ORMAI È RASSEGNATO: “NON HA SENSO LASCIARE BLOCCATI LÌ DECINE DI MILIARDI DI EURO”
La ratifica del trattato del Mes è sempre più vicina. L’Italia è l’ultima all’appello e Giorgia Meloni ha lasciato intendere con sempre minore vaghezza che non si può paralizzare il processo.
A esserne praticamente certo è il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe: «Sono convinto che riusciremo a compiere progressi nella ratifica e nell’attuazione del trattato Meccanismo europeo di stabilità». Le parole di Donohoe hanno un peso perché arrivano dopo un incontro con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Alla fine del colloquio da via XX settembre si ammette che «si è parlato anche della riforma del trattato del Mes». E quindi l’indizio.
La ratifica del Mes non significa che l’Italia voglia ricorrere al fondo “Salva Stati”, cosa che Meloni ha negato fino a «scriverlo con il sangue», a causa delle troppe condizionalità previste.
Il governo ha preferito rimandare fino a oggi la decisione sul trattato, prima dicendo di attendere la decisione dell’Alta corte tedesca e una volta arrivato l’ok dei giudici di Berlino rimettendosi a una generica «volontà del Parlamento».
Meloni, però, ha lasciato intendere che l’Italia non vuole rimanere l’ultimo Paese a fermare il processo di approvazione, «non ha senso lasciare bloccati lì decine di miliardi di euro che potrebbero essere usati diversamente». Donohoe si è detto ottimista: «Negoziamo accordi con la buona fede che tutte le parti rispettino i propri impegni. Questa fiducia è fondamentale per il funzionamento dell’Ue».
Meloni alla fine del 2022 ha chiesto un incontro con il direttore del Mes per negoziare delle modifiche, che però rischiano di arrivare fuori tempo massimo. Ma le opposizioni chiedono maggiore chiarezza: «Chissà in che modo il ministro Giorgetti avrà spiegato a Donohoe la posizione dell’esecutivo italiano», osserva Osvaldo Napoli di Azione.
Ma al centro dell’incontro tra il presidente dell’Eurogruppo e Giorgetti c’è soprattutto l’inflazione: «La nostra massima priorità è combatterla attraverso un’azione coordinata dell’Unione europea», spiega Donohoe. Giorgetti concorda: «In questo contesto, riteniamo che un coordinamento efficace e azioni congiunte a livello europeo siano essenziali».
(da la Stampa)
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