LA RUSSIA NON HA IL SENSO DEL RIDICOLO E ACCUSA L’ITALIA: “CITTADINI RUSSI DISCRIMINATI, CAMPAGNA MEDIATICA CONTRO DI NOI”
“RIFIUTO DI ALCUNE BANCHE DI LAVORARE CON CITTADINI RUSSI”: LO CREDO, AVRANNO PAURA CHE SI FOTTANO PURE LE SCRIVANIE… MEDVEDEV CI DA’ PURE DEI MAFIOSI
I cittadini russi sono discriminati in Italia. Questa, almeno, è la versione del ministero degli Esteri russo che ha pubblicato, attraverso l’ambasciata a Roma, gli stralci di un rapporto in cui si analizza la situazione dei connazionali russi in Europa e si denunciano presunte “violazioni dei diritti dei cittadini russi” che vivono in Italia oltre a “un’aperta campagna anti-russa da parte dei media italiani”.
Il testo condiviso su Facebook parla di una “crescita di sentimenti russofobi nella società italiana” e passa in rassegna una serie di episodi che dimostrerebbero le discriminazioni subite dai russi in Italia.
In particolare, si legge nel rapporto, il “2 marzo 2022 è stata dipinta con slogan antirussi la recinzione dell’edificio del consolato Generale della Federazione Russa a Genova.
L’11 aprile 2022 un cittadino ucraino ha versato vernice rossa sulla porta d’ingresso dell’Ambasciata russa a Roma”.
Il rapporto si scaglia anche contro il sindaco di Milano Giuseppe Sala, colpevole di aver interrotto la collaborazione con il direttore d’orchestra russo Gergiev.
I russi denunciano anche il presunto “rifiuto di servire i cittadini russi” da parte di alcune banche italiane “compresi i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche”.
Si citano Unicredit, le Poste, Banca Intesa.
Il rapporto prosegue con la denuncia delle presunte discriminazioni nei confronti dei “dipendenti della Missione permanente russa presso la FAO e di altre organizzazioni internazionali a Roma” a cui la Vodafone si sarebbe rifiutata di “collegare un numero a un contratto di servizio già esistente o di stipulare un nuovo contratto di servizio individuale”.
Al report del ministero si aggiungono le parole del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev che ha criticato le sanzioni “illegittime” contro i familiari dei politici russi, paragonandole ai metodi mafiosi e citando ‘Ndrangheta e Cosa Nostra.
Medvedev aggiunge quindi con sarcasmo che l’Occidente potrebbe abbracciare “anche altre regole familiari progressiste: per esempio, ci sono molte cose utili nei modi della ‘Ndrangheta e di Cosa Nostra italiane”.
(da agenzie)
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