LA STORIA DEL SENZATETTO MORTO DI FREDDO A VERONA E LA SUA PANCHINA BRUCIATA
E’ LA QUINTA VITTIMA IN CITTA’ IN UN ANNO… MA L’IMPORTANTE E’ MONTARE GLI ANELLI DI FERRO “ANTIBIVACCO” PER IMPEDIRE LORO DI SDRAIARSI IN NOME DEL “DECORO” SOVRANISTA DEL CAZZO
Boateng Kofie, senzatetto ghanese di 39 anni, è stato trovato morto di freddo il 28 dicembre tra i giardinetti di Porta Vescovo a Verona.
Sul corpo non sono stati rinvenuti segni di violenza. L’uomo era solito dormire alla stazione di Porta Vescovo ed era conosciuto dai volontari della Ronda della Carità che alla sera gli portavano un pasto caldo.
Da un anno e mezzo Boateng Kofie viveva su quella panchina dove erano stati montati degli anelli di ferro “antibivacco” che gli impedivano di potersi sdraiare per riposare. La Polfer lo aveva allontanato dalla stazione per questioni di “decoro”.
Si tratta del quinto senzatetto trovato morto nell’ultimo anno a Verona.
Ma la storia non finisce qui. Perchè ieri notte, dopo che il corpo dell’uomo è stato portato via, qualcuno ha deciso, passando davanti alla panchina, di dare fuoco alle coperte e ai cartoni che Kofie usava per scaldarsi.
Succede proprio questo in uno dei paesi più grandi e ricchi d’Europa.
Succede che in nome del decoro si rinunci all’umanità .
(da agenzie)
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