LA TELEFONATA TRUMP-ZELENSKIJ: “FAMMI QUESTO FAVORE, VAI A FONDO SU BIDEN E FIGLIO”
LE RIPETUTE PRESSIONI DEL PRESIDENTE USA APRONO ALLA RICHIESTA DI IMPEACHMENT
“Fammi un favore. Si parla molto del figlio di Biden, che Biden fermò l’indagine e molte persone vogliono sapere, così tutto quello che puoi fare con il procuratore generale sarà grandioso. Biden è andato in giro a dire che aveva bloccato l’indagine, quindi se puoi darci un’occhiata. A me sembra orribile”.
Sono alcune delle frasi tratte dalla telefonata – di cui è stata diffusa la trascrizione declassificata e senza omissis – tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodimir Zelenskij.
La trascrizione della telefonata del il 25 luglio del 2019 conferma che durante la telefonata Trump chiese al presidente ucraino di contattare il ministro della Giustizia Usa William Barr per discutere la possibile apertura di un’indagine per corruzione su Joe Biden e suo figlio. Zelenskij avrebbe dovuto collaborare con il suo avvocato personale, l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, e con il segretario alla giustizia, William Barr, per “guardare” (ossia indagare) sui Biden.
“Bene – afferma il presidente Trump – perchè ho sentito che un procuratore molto bravo era stato allontanato e questo è davvero ingiusto. Giuliani è un uomo altamente rispettato, è stato il sindaco di New York, un grande sindaco, e vorrei che ti chiamasse. Ti chiedo di parlarci assieme al procuratore generale. Rudy (Giuliani, ndr) è molto informato su ciò che è successo ed è un ragazzo in gamba. Se potessi parlarci sarebbe grandioso. L’ex ambasciatrice degli Stati Uniti era sgradevole, e così la gente con cui aveva a che fare in Ucraina, volevo che lo sapessi”.
“Volevo parlarti del procuratore”, risponde Zelenskij. Primo di tutto capisco e sono a conoscenza della situazione. Dopo che abbiamo conquistato la maggioranza assoluta in Parlamento, il prossimo procuratore generale sarà al cento per cento una persona mia, un mio candidato, che sarà votato dal Parlamento e comincerà a lavorare da settembre. Lui o lei si occuperanno della situazione, specialmente dell’azienda a cui hai fatto cenno… A proposito, ti chiedo se hai altre informazioni da fornirci, sarebbe molto utile per l’indagine. Sull’ambasciatrice concordo al cento per cento. Ammirava il mio predecessore, non avrebbe accettato me come nuovo presidente”.
Trump: “Ti faccio chiamare da Giuliani e farò in modo che lo faccia anche il procuratore generale Barr e andremo a fondo sulla vicenda. Ho sentito che il procuratore era stato trattato molto male. Dunque, buona fortuna per tutto. Prevedo che la tua economia migliorerà sempre di più. È un grande Paese. Ho molti amici ucraini, persone incredibili”.
Gli aiuti
Ora i membri del Congresso americano indagano per appurare se Trump nella telefonata abbia offerto in cambio il ripristino degli aiuti congelati alcuni giorni prima il colloquio. Lo riportano alcuni media Usa.
Nella trascrizione prima di chiedere a Kiev di accendere un faro sul figlio di Joe Biden (che era membro del board della società energetica ucraina Burisma group il cui proprietario era stato indagato dalla procura locale), Trump ricorda: “Direi che facciamo molto per l’Ucraina”, più di quanto faccia l’Europa. Zelenskij risponde dicendo che Trump ha “assolutamente ragione” e che i paesi europei “non stanno facendo abbastanza per l’Ucraina”.
A maggio il procuratore generale dell’Ucraina aveva detto che non c’erano prove di azioni illecite da parte di Hunter Biden, il figlio del candidato democratico alle presidenziali del 2020.
Pelosi: “Trump risponderà delle sue azioni”
Donald Trump non è “al di sopra della legge” e risponderà del suo comportamento, ha detto la speaker democratica della Camera, Nancy Pelosi, dopo la diffusione della trascrizione.
“Il fatto è che il presidente degli Stati Uniti, violando le sue responsabilità costituzionali, ha chiesto a un governo straniero di aiutarlo nella sua campagna politica, a spese della nostra sicurezza nazionale, minando anche l’integrità delle nostre elezioni”, ha detto Pelosi secondo quanto riporta la Cnn. “Questo non è accettabile. Ne risponderà davanti alla legge. nessuno è al di sopra della legge”, ha aggiunto la speaker della Camera, che ieri ha annunciato l’avvio di un procedimento per l’impeachment.
Intanto sono 205 i deputati americani finora a favore dell’inchiesta per aprire l’impeachment contro Trump, secondo i calcoli del New York Times.
Il quotidiano scrive che oltre due terzi dei 235 deputati democratici hanno già dato il loro sostegno. La maggioranza richiesta è di 218.
(da agenzie)
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