L’AQUILA, SIGILLI AI BALCONI: A PEZZI IL MIRACOLO DI BERLUSCONI
IL TRIBUNALE VIETA DI AFFACCIARSI DAI TERRAZZINI IN 5 NEW TOWN SU 19… LA PARABOLA DEGLI ALLOGGI REALIZZATI DOPO IL SISMA DEL 6 APRILE 2009
Il 3 settembre scorso ci aveva pensato il sindaco de L’Aquila a vietare ai cittadini di affacciarsi dai balconi.
Ieri invece è intervenuta la magistratura che ha avviato l’operazione “sigilli” che interessa 800 terrazzine in cinque New Town sulle 19 realizzate dopo il sisma del 6 aprile del 2009.
Si tratta di una serie di alloggi — fatti costruire dall’ex premier Silvio Berlusconi, per gli sfollati che rimasero senza abitazione a seguito del sisma adesso non potranno neanche affacciarsi alla finestra: sono stati montanti anche i tubi innocenti alle finestre del piano terra per impedire fisicamente il passaggio al balcone in modo da evitare il rischio di rimanere colpiti dal crollo di quelli del piano superiore.
L’operazione “sigilli” è stata avviata dopo il maxi sequestro delle 800 strutture esterne disposto dal gip del Tribunale de L’Aquila nell’ambito dell’inchiesta aperta a seguito del crollo di un balcone in legno del 2 settembre scorso.
In quel caso il balcone posto al secondo piano della palazzina, è crollato, schiantandosi su quello sottostante, per fortuna senza ferire nessuno.
Dopo l’apertura dell’inchiesta per crollo colposo e frode in pubbliche forniture (per ora ancora contro ignoti) era intervenuto il sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente, che, per precauzione, con un’ordinanza aveva vietato di affacciarsi dai balconi di 22 palazzine.
Da ieri però sono state avviate anche le operazioni della forestale, che si concluderanno l’11 ottobre. Condizioni particolarmente preoccupanti sono state ritrovate a Cese di Preturo dove una trentina di famiglie sono state evacuate.
Ma andando casa per casa, gli agenti si sono ritrovati davanti anche altre irregolarità che non riguardano i balconi ma la gestione degli appartamenti del Progetto Case: ci sono infatti affitti fittizi, nel senso che alcune persone non abitano le case pur mantenendone la titolarità , ci sono famiglie che mancano da mesi, ci sono inquilini che sono all’estero, e non mancano casi di subaffitto.
Anomalie che finiranno in una relazione al vaglio degli inquirenti.
Ieri sull’operazione in corso è intervenuto anche il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli che ha anche annunciato che il suo dipartimento si costituirà parte civile di un procedimento penale “qualora venisse accertata la frode nelle pubbliche forniture”.
Il riferimento è alla vicenda che riguarda una fornitura in legno fasulla destinata proprio del balconecrollato a Preturo, riscontrata dalla procura di Piacenza mentre indagava sul crac di una ditta e che ha inviato gli atti ai colleghi de L’Aquila.
“Come al solito arriviamo sempre un po’ prima — ha affermato il capo della Protezione civile — Ci siamo presentati parte civile nel procedimento penale instaurato a Piacenza perchè, al di là delle contingenze, i procedimenti penali si possono sviluppare sul piano del tempo anche in altri territori”.
Intanto il prossimo 10 ottobre comincerà anche il processo di appello a carico degli ex componenti della Commissione Grandi rischi, organo scientifico consultivo della presidenza del Consiglio dei ministri.
Gli imputati sono sette e sono già stati condannati in primo grado a sei anni di carcere per omicidio colposo e lesioni: l’accusa è quella di aver dato false rassicurazioni agli aquilani al termine della riunione dell’organismo del 31 marzo 2009, che si tenne nel capoluogo a cinque giorni dal terremoto.
Altre inchieste, stesse vittime: gli abitanti de L’Aquila che dal 2009 subiscono ancora le conseguenze del terremoto.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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