LATINA, UN MACCHINARIO STACCA UN BRACCIO A UN LAVORATORE AGRICOLO: L’UOMO VIENE SCARICATO DA UN PULMINO SENZA ESSERE SOCCORSO. LASCIANO IL BRACCIO DIVELTO SU UNA CASSETTA DELLA FRUTTA
MA CHE BRAVI IMPRENDITORI AGRICOLI ABBIAMO IN ITALIA: SFRUTTANO GLI IMMIGRATI E SE SUCCEDE UN INCIDENTE NON CHIAMANO NEANCHE UN’AMBULANZA (E IL GOVERNO LI PREMIA)
Un giovane indiano di meno di trent’anni è rimasto coinvolto in un incidente gravissimo in un’azienda agricola dell’Agro Pontino. La brutalità e la spietatezza del proprietario del terreno e del suo «caporale» rendono questa storia raccapricciante ed emblematica della «barbarie dello sfruttamento nelle campagne», come spiega la Flai Cgil. Ieri intorno alle 17, il lavoratore è rimasto incastrato in un macchinario che ritira i tunnel di teli sotto cui si trovano alcuni tipi di colture, come ad esempio le piante di fragole.
Il macchinario ha tranciato di netto il braccio del ragazzo, che nel divincolarsi dalla morsa della barra di metallo ha subito anche fratture alle gambe. Il giovane è stato caricato su un furgone e buttato davanti alla porta della sua abitazione. Il braccio divelto è stato poggiato in una cassetta della frutta e lanciato in strada dal furgone che si allontanava a grande velocità.
È stato proprio un collega vicino di casa del lavoratore ferito a mandare la foto agghiacciante del braccio alla segretaria di Latina e Frosinone Laura Hardeep Kaur, che si è subito attivata per mettere in salvo il giovane. «All’orrore dell’incidente si aggiunge il fatto che, anziché essere soccorso dai datori di lavoro, è stato scaricato come un sacco di rifiuti»
«Non è un film dell’orrore, purtroppo è tutto vero. Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante ed evitabile. Siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà. Questi campi, queste strade, questi borghi li presidieremo ogni giorno e per le prossime settimane saremo in tantissimi, perché non si può lavorare in queste condizioni», sottolinea Hardeep. Il giovane lavoratore indiano è stato trasportato in eliambulanza a Roma ed è in condizioni molto critiche.
Sfruttato in nero a 5 euro l’ora, così come la moglie, aspettava da due anni i documenti dai suoi superiori per potersi mettere in regola. Il titolare dell’azienda agricola è italiano ed è indagato per lesioni gravissime. Sul posto, tra Borgo Montello e Cisterna (Latina), dove prestano servizio 15 braccianti – 10 indiani e 5 romeni – sono subito arrivati i carabinieri, gli ispettori del lavoro e l’Asl. Il proprietario, riferisce la sindacalista, «prima è scappato, poi si è presentato con due avvocati negando tutto».
(da La Stampa)
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