L’ATTACCO UCRAINO IN CRIMEA E’ UN DURO COLPO PER PUTIN, USATI I NUOVI MISSILI ATACMS?
COLPIRE A 200 KM DAL FRONTE VUOL DIRE CHE LA RUSSIA NON E’ PIU’ AL SICURO
Ancora gli analisti militari non hanno capito che cosa hanno usato ieri i soldati ucraini per colpire la Crimea occupata dai russi alla distanza mai raggiunta prima di duecento chilometri dalla linea del fronte ma il punto importante è che qualsiasi sia la nuova arma adesso a disposizione degli ucraini per i soldati russi non c’è più un singolo centimetro quadrato di Ucraina dove possono sentirsi al sicuro
Sparisce il concetto di retrovie, dove riorganizzare i reparti logorati dal fronte, tenere le munizioni e l’equipaggiamento, curare i feriti, parcheggiare elicotteri e aerei.
Gli invasori sono esposti ovunque al tiro preciso dei missili ucraini a meno che non ritornino in Russia
Da due giorni circolava la notizia, non confermata, dell’arrivo in Ucraina degli Atacms, un razzo di fabbricazione americana capace di colpire a trecento chilometri di distanza con molta precisione.
A metà giugno gli americani dopo molti ripensamenti e tormenti avevano consegnato agli ucraini i sistemi lanciarazzi Himars, che riescono ad arrivare a settanta chilometri e hanno impresso una svolta al conflitto.
Gli Himars hanno fatto saltare in aria decine di depositi di munizioni russi nel giro di poche settimane e hanno quasi azzerato il grande vantaggio dei russi, che è quello di disporre di un numero infinitamente superiore di pezzi di artiglieria e di colpi da sparare.
Tutti i chilometri di terreno conquistati dai russi tra aprile e maggio nel Donbass sono stati presi grazie alle batterie di cannoni, che hanno reso semplicemente impossibile per i soldati ucraini mantenere le posizioni. Adesso i comandanti ucraini dicono che per dieci colpi che i russi sparavano ne sparano soltanto uno, si vede che sono a corto di munizioni e devono farne un uso molto più accorto, è tutto cambiato.
L’Amministrazione Biden ha dato gli Himars agli ucraini con una condizione: che non fossero usati contro bersagli militari dentro ai confini della Russia. Si pensava che gli americani avrebbero potuto concedere un salto di livello molto desiderato. Ed ecco gli Atacms, una versione più potente degli Himars che non si ferma a settanta chilometri arrivano fino a trecento.
C’è anche la possibilità che l’arma usata sia stata invece sviluppata in autonomia dagli ucraini oppure il frutto di una collaborazione con il governo saudita. Il risultato per i russi non cambia.
In questo conflitto avevano la supremazia in campo missilistico e la capacità di colpire da distante. Non hanno più questo vantaggio.
(da agenzie)
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