“LE RESTRIZIONI HANNO EVITATO 3,1 MILIONI DI MORTI IN EUROPA”
LO STUDIO DELL’IMPERIAL COLLEGE DI LONDRA
Le misure di lockdown decise in buona parte dei Paesi europei hanno, senza dubbio, messo in crisi l’economia. Al tempo stesso, però, hanno salvato la vita a milioni di persone.
Lo studio dell’Imperial College di Londra ha stimato in circa 3,1 milioni le persone che — per via della chiusura delle attività e della limitazione di circolazione e spostamenti — si sono salvate dal Covid-19. Si tratta, ovviamente di un calcolo statistico che mette in relazione i numeri della pandemia, sottolineando l’alta cifra di morti evitate grazie al lockdown.
Lo studio inglese è stato pubblicato sulla rivista Nature fa riferimento ai dati raccolti in 11 Paesi Europei, tra cui anche l’Italia, e sfrutta un modello statistico-matematico che ha messo in relazione gli infetti, i potenziali contagiati, le vittime e i potenziali decessi in tutta Europa. Numeri che, alla fine, portano a un calcolo finale di 3,1 milioni di persone in più decedute solamente nel Vecchio Continente, qualora non fossero state prese misure simi-draconiane per limitare gli spostamenti.
Il calcolo delle morti evitate per il lockdown tiene conto di tutte le misure restrittive attuate in 11 Paesi Europei (tra cui Italia, Regno Unito, Spagna, Germania e Belgio) nel mese di marzo (tra il 2 e il 29) che, insieme alle cure farmacologiche all’interno delle strutture ospedaliere, hanno consentito — dopo un lungo percorso — di far scendere l’incide di trasmissibilità del virus (RT) sotto quota 1.
E proprio le misure di lockdown, secondo lo studio dell’Imperial College di Londra, questo indice è calato in modo molto importante, come visibile dai dati quotidiani che arrivano dal Vecchio Continente da qualche settimana. Il paragone, poi, non può che esser fatto con i numeri che arrivano dall’America Latina, dove l’attendismo politico ha provocato contagi fuori controllo che hanno trascinato con sè, verso l’alto, anche i decessi.
(da agenzie)
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