L’ENNESIMO OLIGARCA RUSSO VICINO A GAZPROM MORTO MISTERIOSAMENTE “CADENDO DA UNA SCOGLIERA”
DA GENNAIO ALMENO CINQUE DIRIGENTI DEL COLOSSO RUSSO DEL GAS SONO DECEDUTI IN CIRCOSTANZE STRANE
Un altro manager di Gazprom è morto in circostanze poco chiare: Andrei Krukowski, direttore del resort sciistico del gigante russo del gas, è deceduto “cadendo da una scogliera” a Sochi.
L’episodio è stato considerato un incidente ma diverse figure apicali legate all’azienda statale dei carburanti o al Cremlino stesso sono tragicamente scomparsi negli ultimi mesi.
Una nota dell’agenzia di stampa governativa Tass recita: “Il direttore generale del resort di Krasnaya Polyana, Andrei Alekseevich Krukovsky, è tragicamente scomparso. Amava le montagne e vi trovava la pace. La tragedia è avvenuta sulla strada per la fortezza di Akzepsinskaya”.
Krukowski aveva 37 anni, è stato portato in ospedale ed è morto domenica per le ferite riportate. Il suo decesso è stato confermato anche dal servizio stampa delle terme, che gestiva dal 2019.
Krasnaya Polyana è una delle località sciistiche più famose della Russia: nel 2014 faceva parte del complesso olimpico dei Giochi Invernali di Sochi. Le circostanze dell’incidente che ha coinvolto il manager saranno ora oggetto di indagini degli investigatori.
Tass ha riferito che sulla base dei rapporti del Comitato investigativo del Krasnodar Krai è già stata disposta un’autopsia. Laureato con lode presso l’Istituto di economia, politica e diritto di Mosca nel 2006, Andrei Krukowski è stato dottore in scienze economiche. Nel 2019 ha completato l’Executive Education Program presso la London Business School. Negli anni 2001-2014 ha ricoperto incarichi dirigenziali in diverse aziende private. Nel 2015 ha iniziato a lavorare nella località di Krasnaya Polyana e dopo quattro anni ne è diventato il direttore.
Le morti sospette dei dirigenti Gazprom
La morte di Krukowski segue quelle altrettanto sospette di Vadislav Avayev, ex vicepresidente della Gazprombank, trovato morto nel suo appartamento a Mosca insieme a sua moglie e sua figlia, tutti per ferite di arma da fuoco, e di Sergei Protuchinya, trovato dalla polizia spagnola impiccato nella sua villa di Lloret de Mar: anche in quel caso moglie e figlia erano state rinvenute senza vita nell’abitazione, con ferite di arma da taglio. Secondo un resoconto della Cnn erano “almeno cinque”, prima della notizia di Krukowski, gli oligarchi russi vicini a Gazprom morti da gennaio ad oggi.
(da agenzie)
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