L’EROE DI BRUXELLES CHE HA SALVATO SETTE PERSONE
L’ADDETTO AI BAGAGLI DELL’AEROPORTO: “MIA MAMMA MI DICEVA SEMPRE DI CERCARE LE PERSONE DI BUONA VOLONTA’, CI SONO SEMPRE”
Un addetto ai bagagli dell’aeroporto di Bruxelles, per nulla impaurito dalle esplosioni, ha tratto in salvo sette persone ferite nell’attentato che ha squassato lo scalo di Zaventam. Per questo ora è considerato un eroe.
Alphonse Lyoura stava lavorando quando ha udito una forte esplosione al terminal delle partenze. Immobile, è rimasto in attesa di comprendere cosa stesse succedendo. Due minuti più tardi il secondo kamikaze si è fatto esplodere, lasciando a terra morti e feriti.
Lyoura ha raccontato alla Afp che non ha voluto pensare alle conseguenze: è corso nel luogo delle esplosioni e ha preso in braccio un ferito per portarlo al sicuro.
Ma non si è fermato. E’ tornato all’interno e ha aiutato altre cinque o sei persone gravemente colpite dall’esplosivo.
“C’era sangue dappertutto. Alcuni non si muovevano, altri non avevano più le gambe. Panico totale”, ha detto.
Il dipendente dell’aeroporto è ancora scioccato: “Ho visto un uomo che aveva perso entrambe le gambe, un poliziotto con il braccio maciullato”.
Le gesta di Lyoura hanno fatto immediatamente il giro dei social network e per numerosi utenti il suo comportamento esemplare dona speranza in un evento terribile come l’attentato all’aeroporto e alla metro di Bruxelles.
L’uomo ha confermato all’Afp di avere sentito urla in arabo prima delle due detonazioni. Poco dopo l’Isis ha rivendicato i due attacchi kamikaze.
Su Twitter molti hanno condiviso una frase riferendola all’impresa coraggiosa di Alphonse: “Quand’ero bambino e vedevo notizie terribili in televisione, mia madre mi diceva: ‘Cerca le persone di buona volontà . Ci sono sempre'”.
(da agenzie)
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