L’INTERNAZIONALE CRIMINALE SOVRANISTA IN AZIONE: SUI SOCIAL MINACCE, INSULTI E FALSI FILMATI CONTRO ILARIA SALIS
IN AZIONE COMPLOTTISTI, SFIGATI DA AVANSPETTACOLO, SEDICENTI FASCISTI CHE MUSSOLINI AVREBBE MANDATO A ZAPPARE LA TERRA, LEONI DA TASTIERA CHE DIVENTANO AGNELLINI IN TRIBUNALE
Per qualche ora, parevano calate le divisioni tra destra e sinistra sul caso Salis, che rischia 11 anni di detenzione, a lungo disatteso dal governo e divenuto di interesse nelle ultime settimane. La realtà, però, è diversa. C’è chi soffia sul fuoco. E il popolo degli odiatori ha risposto alla chiamata.
Sui social monta l’odio contro Ilaria Salis. Il campionario, purtroppo, è vastissimo ed è X, l’ex Twitter, come spesso accade, a dare il peggio di sé, con una moderazione inefficace che ossequia le nuove linee guida di Elon Musk. Tra gli hashtag in tendenza ci sono #Ilariafattilagalera e #Ilariasalisingalera.
A sfogare la violenza sono account ascrivibili all’area di destra e dei complottisti. Uno pubblica un video, probabilmente generato con l’intelligenza artificiale, che mostra una donna in ginocchio al guinzaglio, con tanto di medaglietta, condotta in un furgone da un accalappiacani. Hashtag: #ilariafattilagalera.
In un altro caso si fanno commenti violenti sul fisico di Ilaria Salis, mettendo in dubbio le dure condizioni del carcere in Ungheria e accusandola di essersela cercata.
Su Facebook una pagina riconducibile all’estrema destra veneta minaccia esplicitamente Ilaria Salis: “Noi la galera non la auguriamo a nessuno, ti auguriamo anzi pronta libertà, con la speranza che la prossima volta che tu e i tuoi amici girerete l’angolo, troverete chi si ricorda bene della vostra infamia”.
Una minaccia non proprio velata, che conferma quanto raccontato dal padre dell’attivista monzese: le persone aggredite in Ungheria non avrebbero presentato denuncia perché decise a farsi giustizia da sé. E per dare sostanza all’anatema, gruppi di militanti neri hanno cominciato diffondendo l’indirizzo milanese di Ilaria.
Su Instagram spicca il post di Matteo Gazzini, europarlamentare di Forza Italia, passato agli azzurri poche settimane fa dopo essere stato eletto nelle file della Lega: “Ilaria Salis entra in aula di tribunale ridacchiando, con le manette ai polsi, dopo aver aggredito due persone in Ungheria durante una manifestazione. deve scontare la sua pena come tutti i delinquenti: se fortunata, in una galera ungherese; se sfortunata, in una galera italiana”.
Anche il politico usa l’hashtag #ilariasalisingalera, che su Instagram, al momento della pubblicazione di questo articolo, ricorre in almeno cento post. Gazzini trascura la presunzione di innocenza, e attribuisce un ghigno all’imputata, che si trovava legata mani e piedi a fronteggiare un’accusa da ventiquattro anni. Chissà cosa ne pensa Tajani.
(da Wired)
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