LO SPREAD HA CHIUSO A 205, PIAZZA AFFARI PERDE L’1,5%
IL DIFFERENZIALE TORNA AI MASSIMI DA QUATTRO ANNI, SI AMPLIA LA FORBICE PERSINO CON I TITOLI SPAGNOLI
Un’altra giornata di tensione per i titoli di Stato italiani con lo spread che nel pomeriggio schizza fino a quota 215, oltre 20 punti sopra l’apertura, per poi riscendere in area 205 alla fine della seduta.
Gli investitori non sembrano rassicurati dai passi in avanti per la formazione del nuovo governo, con l’incarico affidato da Sergio Mattarella al professor Giuseppe Conte, che ieri ha avviato già le proprie consultazioni.
ll differenziale tra Btp e Bund tedeschi torna così ai massimi da quattro anni, con il rendimento dei decennali italiani sfiora che supera il 2,5% (anche in questo caso ritracciando nel finale).
Significativa anche la forbice che si è ormai aperta rispetto alla Spagna: i Btp rendono 100 punti base in più dei Bonos, una distanza che non si vedeva dal 2011. E questo nonostante anche il debito madrileno sia sotto pressione per le difficoltà del premier Rajoy legate allo scandalo tangenti e fondi neri.
Giù Piazza Affari, in controtendenza rispetto agli altri listini europei, tutti in positivo. Milano termina in calo dell’1,54%.
In sofferenza tutto il comparto bancario, con Banco Bpm e Ubi a fare capofila alle vendite.
(da agenzie)
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