LODI, NUOVO INTERROGATORIO DELL’OSTE. L’AUTOPSIA: COLPO ALLA SCHIENA DA DISTANZA RAVVICINATISSIMA
SI ATTENDONO ALTRI ACCERTAMENTI BALISTICI, MA TROPPE COSE NON TORNANO… A PORTA A PORTA CATTANEO DA’ UN’ALTRA VERSIONE SULL’INTERVENTO DIRETTO DEL FIGLIO
L’autopsia eseguita ieri sul cadavere del romeno ucciso a Casaletto Lodigiano ha accertato che l’uomo è stato ucciso da una rosa di pallini da fucile da caccia esplosa da distanza ravvicinatissima.
La circostanza è stata confermata dal procuratore capo di Lodi, Domenico Chiaro, il quale ha spiegato che nelle indagini saranno coinvolti “al più presto anche il Ris o altri esperti balistici. Vogliamo avere al più presto riscontri balistici” ha detto.
Nel frattempo sono proseguiti i rilievi all’Osteria dei Amis di Casaletto Lodigiano. La volontà degli investigatori è quella di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. “Certo che non sarebbe male – ha commentato Chiaro – se i malviventi che stiamo cercando si facessero vivi per raccontarci la loro versione di come sono andate le cose”.
Mario Cattaneo, il titolare dell’osteria, sarà interrogato di nuovo giovedì. Cattaneo è indagato per l’omicidio volontario di Petre Ungueranu, 33enne romeno sorpreso mentre rubava sigarette nel locale..
Gli investigatori, però, hanno espresso ieri dei dubbi sulla ricostruzione che Cattaneo avrebbe dato del tentativo di furto nel suo locale.
“Contraddizioni”, le ha definite il procuratore Chiaro, sulle quali la procura vuole vederci chiaro, riascoltando il ristoratore che, in collegamento a ‘Porta a Porta’, ha aggiunto un nuovo particolare alla sua versione su quanto accaduto quella notte: nella colluttazione con i malviventi, il figlio lo avrebbe aiutato, staccandolo da uno di ladri che, nel buio quasi totale, voleva rubargli il fucile.
E c’è un altro punto sul quale la procura vuole avere certezze: la testimonianza di una persona che ha raccontato di aver sentito due spari, quella notte, e non soltanto uno, come sostenuto da Cattaneo.
(da “La Repubblica”)
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