M5S, IL TRIBUNALE DI ROMA DICHIARA “ILLEGITTIME LE TRE ESPULSIONI” MA SALVA LE COMUNARIE
I TRE ATTIVISTI ESCLUSI DALLE CONSULTAZIONI ON LINE PER LA DESIGNAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO HANNO VISTO ACCOLTO IL RICORSO: “ORA LA RAGGI FACCIA UN PASSO INDIETRO”
Il Tribunale civile di Roma ha accolto, il ricorso presentato dai tre attivisti espulsi dal Movimento 5 stelle, Paolo Palleschi, Roberto Motta e Antonio Caracciolo, esclusi dalle ‘comunarie’ di Roma.
Il provvedimento di espulsione è stato dichiarato illegittimo dal giudice e quindi sospeso.
I tre avevano deciso di adire le vie legali contro la loro espulsione e la conseguente esclusione dalla corsa a sindaco di Roma.
Nel ricorso contro il Movimento rappresentato da Grillo, chiedevano di invalidare le ‘Comunarie’ di Roma, che hanno visto vincere Virginia Raggi, e di essere riammessi al Movimento.
Il giudice, però, sempre secondo quanto si apprende, non si sarebbe pronunciato nel merito delle ‘comunarie’ che, quindi, rimangono valide, anche se i tre ricorrenti insistono affinchè la Raggi faccia un passo indietro.
“Tecnicamente – spiega Palleschi – è stata accolta la domanda di sospensiva delle espulsioni. In sintesi, quelle espulsioni sono state ritenute illegittime”.
Dunque, secondo il ricorrente, “dal punto di vista politico, a nostro avviso, si pone eccome la questione ‘comunarie’: è ingiusto andare avanti con Raggi quando alcune persone sono state ingiustamente fatte fuori dalla corsa. Ma la valutazione sul che cosa fare, ora spetta solo al M5S”.
Secondo l’ex grillino, “molto dispiaciuto e toccato per la morte di Casaleggio, “l’aspetto giuridicamente più interessante è che sono state distinte le due associazioni, ovvero quella creata nell’ottobre del 2009 e quella nata successivamente, ovvero nel 2012 da Grillo, il nipote, un commercialista e Casaleggio”.
Una questione non da poco, che potrebbe “mettere in crisi l’intera struttura del Movimento”, che, con questa ‘doppia identità ‘, sembra ora poggiare “su basi d’argilla”.
(da agenzie)
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