“MA CHE PADANIA, SEMBRA RADIO ARCORE”: LA RIVOLTA DELLA BASE LEGHISTA
“QUA FACCIAMO LEGGI SOLO PER BERLUSCONI”…”SOSTENIAMO UN GOVERNO DOVE IL BRACCIO DESTRO DEL PREMIER E’ LO STESSO CHE AVEVA CRAXI”… “NON MI PIACETE PIU’, SIETE TROPPO MOSCI”
«Ma questa è radio Padania o radio Arcore? Non mi sembrava che lo statuto della Lega contemplasse anche la fedeltà a Berlusconi».
Una diretta lunga un giorno sulle onde dell’emittente del Carroccio; e nonostante le manciate di cloroformio sparse dai conduttori, arrivano anche telefonate come questa.
Arrivano all’indomani del niet dei vertici del partito alle “codiretta” che era stata programmata per domenica pomeriggio, con Lucia Annunziata ad ascoltare gli umori della base leghista e con radio Padania a fare da collettore delle telefonate.
Ma è saltato tutto perchè si temeva, com’era successo più volte, che dal popolo verde arrivassero strali contro Berlusconi.
È così il leit motiv del lungo “microfono aperto” è stato il «trappolone» che avrebbe costruito l’Annunziata per mettere zizzania tra alleati.
«Ho voluto dare questo taglio – spiega alle otto di sera il conduttore Roberto Ortelli – perchè la nota giornalista ha sostenuto che la Lega vuol far tacere radio Padania; di Berlusconi e del governo non abbiamo volutamente parlato».
In effetti la tesi del “trappolone” è stata gettonatissima.
Ma non sono mancati distinguo, malumori e anche contumelie all’indirizzo del Cavaliere.
«Guardate – ha suggerito un leghista – che si può essere autonomisti e federalisti anche senza essere berlusconiani; la Lega faccia meno retorica e più fatti».
E un altro: «Qui facciamo leggi solo per Berlusconi».
In studio, e anche da casa, si è sostenuto che le telefonate critiche fossero di esponenti della sinistra, che avrebbero potuto benissimo chiamare domenica durante la trasmissione dell’Annunziata spacciandosi per leghisti.
E c’è chi ha messo le mani avanti: «Io non ho mai votato per il Pd, ma in questo momento voi siete il tappetino di Berlusconi».
Un elettore ha spiegato così il suo momento di crisi: «Non mi piacete più, siete troppo mosci, mentre la gente come me vi vota per essere più cattivi». Un altro è andato indietro con la memoria: «Andavamo in giro ad attaccare gli adesivi “Comune de-berlusconizzato”, ricordate? Mentre adesso sosteniamo un governo dove il braccio destro di Berlusconi è Cicchitto, lo stesso che aveva Craxi».
E a rintuzzare il coro di chi mostrava di credere alla tesi del “trappolone”, un signore è sbottato così: «Ma chi è il direttore di radio Padania, Salvini o Calderoli?».
Lui, il responsabile dell’emittente che con l’Annunziata aveva preparato la “codiretta” poi saltata, in studio non c’era, si è limitato a intervenire al telefono.
Prendendosi tutta la responsabilità del dietro front.
Dal Veneto un militante, Alessandro, si è infervorato: «Spiace difendere l’Annunziata, che è un ingranaggio del regime, ma lei ha messo il dito nella piaga: il vertice si sta staccando dalla base».
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