MANTOVANO VUOLE IL SUO FEDELISSIMO DOMENICO AIROMA PER IL RUOLO DI SEGRETARIO GENERALE DEL CSM, CHE SI INTERFACCIA CON IL QUIRINALE
AIROMA, PROCURATORE DI AVELLINO, HA L’APPOGGIO DEI LAICI DEL CENTRO-DESTRA E DEI CENTRISTI DI UNICOST – SULLO SFONDO, LO SCONTRO TRA IL VICEPRESIDENTE FABIO PINELLI E LA PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE, MARGHERITA CASSANO
C’è un braccio di ferro sotterraneo al Csm che riguarda la nomina delicatissima del segretario generale del Consiglio, che si interfaccia, per ruolo, con il Quirinale. Al momento c’è uno stallo dovuto proprio a una prova di forza a scacchiera: dentro al Comitato di presidenza oltreché in Consiglio. Al Comitato di presidenza i “duellanti” sono il vicepresidente Fabio Pinelli e la presidente della Cassazione, Margherita Cassano.
Allargando a tutto il Consiglio, c’è una inedita competizione tra i laici del centro-destra da una parte e i togati di Magistratura Indipendente dall’altra. In vantaggio i laici di maggioranza che vogliono una toga legata all’influente sottosegretario Alfredo Mantovano. È Domenico Airoma, procuratore di Avellino che gode dell’appoggio anche di consiglieri togati, i centristi di Unicost. Ma stanno pensando di votarlo, data “la stima professionale” anche la sinistra di Md e gli indipendenti.
Per spiegare questo risiko con alleanze “anomale”, dobbiamo, però, partire dal Comitato di presidenza a cui spetta la proposta di nomina al plenum.
Al Fatto risulta che ci siano stati faccia a faccia “vivaci”, senza vincitori e vinti, di qui lo stallo: il Comitato, per motivi di immagine istituzionale non può avanzare più proposte. Cassano, definita da diversi consiglieri “la vicepresidente ombra”, con tanto di mal di pancia di Pinelli, punta a far diventare segretario generale del Csm il sostituto pg della Cassazione, Gianluigi Pratola, di MI come lei.
Pinelli, invece, vorrebbe la nomina del suo fedelissimo consigliere giuridico e ghostwriter, Roberto Mucci, anche lui in Procura generale della Cassazione, l’ufficio guidato dal Pg Luigi Salvato, che al comitato di presidenza, ci dicono, “è rimasto neutrale come la Svizzera”. Mucci ha lavorato alla segreteria tecnica dell’ex ministro della Funzione pubblica Sabino Cassese e al segretariato generale del Quirinale con Giorgio Napolitano presidente. Questa volta MI, la corrente più governativa, sta con Pratola, spinto da Cassano e non fa asse con i laici di centrodestra che puntano su Airoma, nessuna fervida attività correntizia, ma come vicepresidente del centro Rosario Livatino, presieduto da Mantovano. Con il sottosegretario il rapporto è solido. Un’amicizia che pesa.
(da “il Fatto quotidiano”)
Leave a Reply