MENTANA: “DRAGHI SI È GIOCATO MOLTO PERCHÉ SI È MESSO ALLO SCOPERTO SENZA CORAZZARSI”
“ORA L’IPOTESI PIÙ PROBABILE È CHE CI POTREBBE ESSERE UN TECNICO E UN POLITICO, CHI A PALAZZO CHIGI E CHI AL QUIRINALE È DA VEDERE“
La partita del Quirinale appare più aperta e incerta che mai, quando mancano ormai poche ore all’inizio dei lavori, con la prima votazione in programma domani, lunedì 24 gennaio.
L’uscita di scena di Silvio Berlusconi ha fatto registrare una prima svolta importante e una risalita delle quotazioni di Mario Draghi, su cui però il Cav ha posto un veto: deve restare a Palazzo Chigi.
Tutto però è in divenire, le ipotesi sul tavolo sono parecchie. A Mezz’ora in più – la trasmissione di Rai3 condotta da Lucia Annunziata – si è parlato parecchio di Quirinale, prima con Matteo Renzi e poi con Enrico Mentana.
Quest’ultimo ha condiviso la sua analisi su Draghi: “Nella conferenza stampa in cui ha navigato nelle nebbie rispetto alla possibilità di essere quirinabile oppure no si è giocato molto perché si è messo allo scoperto senza corazzarsi. È vero che per il Quirinale non ci si candida, però se non sei di nessun partito devi capire chi ti può candidare”.
“Essendo Draghi patrimonio dell’umanità politica – ha proseguito il direttore del Tg di La7 – viene bruciato se lo candida uno che ne fa oggetto della bramosia della sua parte e quindi diventa inviso all’altra parte. Il gioco si è fatto intricato anche per questo, l’ipotesi più probabile è che ci potrebbe essere un tecnico e un politico, chi a Palazzo Chigi e chi al Quirinale è da vedere, ma il rischio è che nessuno dei due sia Draghi”.
(da agenzie)
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