“MI HA CHIAMATO MIO FIGLIO PER DIRMI “PAPA’ SONO ORGOGLIOSO DI TE”
PARLA IL POLIZIOTTO IMMORTALATO NELLA FOTO MENYTRE ACCAREZZA UNA MIGRANTE DOPO LO SGOMBERO DI PIAZZA INDIPENDENZA: “SPERO CHE LE DIANO UNA CASA, VORREI INCONTRARLA”
“L’ha vista mio figlio e mi ha chiamato per dirmi: Papà , sono orgoglioso di te”.
N.G., 48 anni, da 28 in servizio al reparto Mobile di Roma, è il poliziotto protagonista della foto simbolo dello sgombero di un palazzo a piazza Indipendenza, nel cuore della Capitale, teatro di scontri e disordini tra le forze dell’ordine e i rifugiati.
Nella foto, il poliziotto accarezza una donna migrante nel tentativo di consolarla.
È lo stesso agente a spiegare al Corriere della Sera il motivo del suo gesto:
“Dopo la prima carica le donne sono tornate nei giardini. Piangevano disperate, temevano di finire in strada e di non riuscire a trovare un’altra sistemazione. Mi sono avvicinato a una di loro e l’ho accarezzata per rassicurarla che le avrebbero trovato un posto dove stare. I miei colleghi, anche se nelle immagini non si vede, hanno fatto lo stesso”.
L’agente spera di incontrare la donna per sapere se sta meglio
“Con il metodo di addestramento redman lavoriamo al ritmo di 180-190 battiti al minuto per imparare a convivere con l’adrenalina e a inoculare lo stress.
Davanti al dolore, però, prevale il senso di umanità : “Spero che quella signora stia bene e abbia un tetto sulla testa. Mi piacerebbe incontrarla per sapere che si è rasserenata”.
(da “Huffingtonpost”)
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