MILITARE MORTO DOPO IL VACCINO ASTRAZENICA: L’AIFA SOSPENDE IL LOTTO DI DOSI, ALMENO DIECI INDAGATI
SUL DECESSO DI STEFANO PATERNO’ LA PROCURA DI SIRACUSA HA APERTO UN’INCHIESTA… UN ALTRO CASO DI MORTE SOSPETTA A CATANIA
Sono una decina gli indagati dalla procura di Siracusa che dovrà accertare eventuali criticità sulla corretta conservazione e sull’utilizzo della dose di vaccino AstraZeneca somministrata lunedì mattina al sottufficiale della Marina Stefano Paternò, morto per arresto cardiocircolatorio tra le mani dei medici rianimatori del 118 ventiquattr’ore dopo avere ricevuto l’immunizzazione.
Per tutti l’accusa è omicidio colposo. Su disposizione della procura, il Nas dei carabinieri sta sequestrando le fiale del lotto Abv 2856 in tutta Italia.
Un fascicolo al momento senza indagati in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo è stato invece aperto dalla procura di Catania. Riguarda la morte di Davide Villa, 50 anni, agente della squadra mobile di Catania, deceduto 12 giorni fa.
Villa due settimane prima del decesso era stato sottoposto al vaccino AstraZeneca. Al poliziotto era stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto (2856) di cui l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale.
L’inchiesta è stata aperta su notizie di stampa relative alle morti di un sottufficiale della Marina (Stefano Paternò) e di un carabiniere il vicecomandante della sezione di Pg di Trapani (Giuseppe Maniscalco): tutti e due sono stati vaccinati con il siero AstraZeneca proveniente dal lotto 2856. Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania.
Sul caso si muove anche il ministero della Salute che invierà i suoi ispettori. Visiteranno l’Asp di Siracusa, il reparto medico della base militare della Marina nel quale è stato somministrato il vaccino e sentiranno i medici del 118 che per 45 minuti sono intervenuti la notte tra lunedì e martedì nel momento in cui Stefano Paternò con la febbre alta ha iniziato ad avere le convulsioni, prima del decesso per arresto cardiocircolatorio.
Bisognerà fare luce sulla conservazione delle dosi del vaccino nella sede Asp di Siracusa, sino alle fasi dell’inoculazione nella base militare di Augusta. Per tutto questo sarà indispensabile l’esito dell’autopsia che verrà effettuata domani pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania da un’equipe composta da un medico legale, un infettivologo, un tossicologo e uno specialista che dovrà studiare l’anamnesi di Stefano Paternò.
A nominarli il pm della procura di Siracusa Gaetano Bono in stretta intesa con la procuratrice Sabrina Gambino. Risolto il giallo sulla competenza territoriale dell’inchiesta che è sempre stata quella di Siracusa che ha poi dato incarico per rogatoria alla procura di Catania di compiere gli atti, in quel momento irripetibili. Per i legali della famiglia Paternò che hanno nominato due loro consulenti medici, sotto “osservazione” c’è il vaccino in quanto, sottolineano, il marinaio non aveva patologie pregresse ed era in ottima forma.
(da agenzie)
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