MINISTRO, CHE CACIO DICI! FRANCESCO LOLLOBRIGIDA DICE DI AVERE COME PRIORITÀ LA TUTELA DEI PRODOTTI DOP E POI NON SA DISTINGUERE IL GRANA PADANO DAL PARMIGIANO REGGIANO
LO SCORSO 23 SETTEMBRE, INSIEME A GIORGIA MELONI, L’EX COGNATO D’ITALIA SI ERA FATTO IMMORTALARE CON UNA FORMA DI GRANA PADANO PER INAUGURARE IL G7 ALIMENTARE A SIRACUSA. MA ADESSO, RICORDANDO L’EVENTO, FA CONFUSIONE: “ABBIAMO APERTO IL G7 PROPRIO CON IL PARMIGIANO REGGIANO”
“Abbiamo aperto il G7 proprio con il Parmigiano reggiano, onorando i 90 anni con la Presidente del Consiglio e una forma di aperta a DiviNazione, l’expo legata al nostro sistema, al sistema Italia, che è anche agroalimentare, è cultura, è tradizione, come lo è il Parmigiano Reggiano, che racconta la storia della nostra Italia, intesa come radici che hanno millenni di storia e che mettono insieme tanti elementi monumentali, musicali, culturali, capacità di produzione e di trasformazione, filiere che oggi riescono a dare valore e a ripartirlo in maniera sempre più eco e convincente a tutela del territorio”
Così ad AGRICOLAE Francesco Lollobrigida, in occasione della celebrazione dei 90 anni dalla fondazione del consorzio del Parmigiano Reggiano. “Questa mattina alle ore 11 avevo già fatto nove incontri bilaterali con diversi paesi alla FAO. Incontrandoli ci chiedevano aiuto, si tratta di paesi in via di sviluppo, A tutti abbiamo offerto con generosità, come è tipico di noi italiani, il massimo sostegno per la ricerca, per la tecnologia, per la meccanizzazione. Ma con una cosa è in cambio, la protezione delle indicazioni geografiche.Questa è l’unica cosa che chiediamo al mondo, proteggere il valore di quello che abbiamo realizzato per permettere ancora alla nostra piccola Italia di rappresentare un’eccellenza che viene riassunta in un termine che è ben percepito nel mondo e che significa bene, bello e buono, Made in Italy”.
(da -agricolae.eu)
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