MURARO INDAGATA ANCHE PER ABUSO D’UFFICIO: MAFIA CAPITALE LA VOLEVA ALL’AMA?
ALTRA TEGOLA SULLA PROTETTA DALLA RAGGI, SI AGGRAVA LA SUA POSIZIONE GIUDIZIARIA… PER I CARABINIERI DEL NOE “AVREBBE FAVORITO LA CONTRAFFAZIONE DEI RISULTATI DEL MATERIALE TRATTATO E AVVANTAGGIATO IL RAS DEI RIFIUTI CECCONI FACENDO LAVORARE GLI IMPIANTI AMA A BASSO REGIME PER PERMETTERE L’INSERIMENTO DEI PRIVATI”
Si aggrava la posizione dell’assessore all’ambiente della giunta Raggi Paola Muraro, Secondo quanto riportato oggi dal Messaggero e dal Corriere della Sera la Muraro risulta indagata per abuso d’ufficio in concorso con l’ ex dg di Ama Giovanni Fiscon, uno dei principali imputati nel processo Mafia Capitale.
Scrive il Corriere
Fu il direttore generale di Ama Giovanni Fiscon, uno dei principali imputati nel processo di «Mafia Capitale», a siglare i contratti di Paola Muraro con la municipalizzata. E la scelse anche come consulente giudiziario nei suoi processi. Per questo è adesso indagato con lei per il reato di abuso d’ufficio, sospettato di aver aggirato le norme pur di favorirla. Si aggrava dunque la posizione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roma.
È stato l’ascolto delle nuove telefonate inserite nel fascicolo d’indagine sull’organizzazione guidata da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati a dare la svolta. Il resto lo hanno fatto le verifiche degli atti sequestrati presso l’azienda di gestione dei rifiuti: delineano un quadro che mette l’assessore al centro di interessi ritenuti illeciti dai pubblici ministeri.
Una situazione compromessa tanto che l’avvocato di Fiscon, Salvatore Sciullo, che aveva accettato di difendere anche Muraro, è stato costretto a rimettere il mandato chiedendo all’assessore di farsi assistere da un altro legale.
All’origine dell’inchiesta – spiegano i quotidiani – ci sono trenta telefonate finite nell’inchiesta di Mafia Capitale inizialmente non trascritte perchè giudicate irrilevanti per quell’indagine.
Gli stessi dialoghi però ora – scrive il Messaggero “rivelano ‘complicità ‘ sospette tra Muraro e Fiscon nella gestione del sistema rifiuti in questi anni. Tanto che l’inchiesta sembra avere preso una strada rapida e si sta avviando verso la chisura, che potrebbe avvenire già verso la fine di ottobvre con la richiesta di rinvio a giudizio”.
Il Corriere spiega in cosa consiste una delle possibili violazioni più importanti rilevate dall’inchiesta.
La contestazione più grave riguarda l’incarico ottenuto da Muraro all’interno di Ama. Non una semplice consulente, come previsto dagli accordi siglati, ma una vera e propria manager che aveva la delega alla gestione degli impianti Tmb e dei tritovagliatori.
Secondo gli accertamenti svolti dai carabinieri del Noe, Muraro avrebbe favorito la contraffazione dei risultati sia per quanto riguarda la quantità , sia per la qualità del materiale trattato.
E avrebbe favorito le aziende del ras dei rifiuti Manlio Cerroni accettando che gli impianti di Ama lavorassero a regime più basso di quanto era invece possibile e consentendo così alle ditte private di poter smaltire il resto della spazzatura.
I quotidiani riportano poi come l’attenzione della procura si concentri sulle consulenze percepite negli anni dalla Muraro.
“E una in particolare – sottolinea il Messagero : riguarda un contratto che Fiscom ha stipulato con lei per averla come consulente giudiziario nei processi contro l’azienda e lui stesso.. È un accordo che per i pm è illecitio”.
(da “Huffingtonpost”)
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