MUSUMECI HA PERSO LA TESTA, ATTACCA LA MAGISTRATA DEL TAR DEFINENDOLA “COMPIACENTE” AL SISTEMA E “IN PASSATO CONSULENTE DI ZINGARETTI”: PERCHE’ NON DICI CHE E’ STATA CONSULENTE ANCHE DI CALDEROLI E DEL GOVERNO BERLUSCONI?
UN MAGISTRATO AL SERVIZIO DELLO STATO CHE APPLICA LA LEGGE DIVENTA UN NEMICO PERCHE’ NON AVALLA LA SUA ORDINANZA INDEGNA E ILLEGALE… INTERVIENE ANCHE L’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI: “TONI INACCETTABILI”
All’indomani della sospensiva del Tar data alla sua ordinanza sui migranti, il governatore Nello Musumeci attacca a testa bassa la magistrata che ha firmato il decreto, la presidente del Tribunale amministrativo di Palermo Maria Cristina Quiligotti.
“Il governo nazionale ha impugnato la nostra ordinanza – dice Musumeci – lo ha fatto al Tar con un magistrato che non appare al di sopra di ogni sospetto. Secondo una ‘malalingua’ è stato consulente di Zingaretti che è il capo del partito più importate al governo. Abbiamo denunciato una amara realtà e di fronte a questa denuncia il governo nazionale fa finta di non capire e utilizza magistrati compiacenti”.
Il riferimento è a una nomina tra i “saggi della Regione Lazio per la semplificazione normativa” della Quiligotti.
Per l’Associazione nazionale dei magistrati amministrativi (Anma) le dichiarazioni contro il decreto della giudice Quiligotti “hanno già superato il limite di una critica tecnica nel merito, giuridica, e hanno assunto toni inaccettabili e da rispedire al mittente”.
Nella sua decisione Quiligotti critica nel merito l’ordinanza del governatore siciliano, che “va oltre i poteri delle Regioni” ma soprattutto si basa su un presupposto, quello del rischio diffusione del coronavirus, che non poggia su alcuna analisi e dato concreto: “Nessuna rigorosa istruttoria per dimostrare l’esistenza di un concreto aggravamento del rischio sanitario legato alla diffusione del Covid-19 tra la popolazione locale quale conseguenza del fenomeno migratorio”, si legge nella decisione del Tar.
Le reazioni alle durissime affermazioni del governatore non tardano ad arrivare.
Per Fabio Mattei, presidente Anma, “attaccare personalmente un giudice per una decisione non condivisa, mettere in discussione la sua autonomia è grave, perchè così si contesta alla base l’indipendenza stessa della giustizia”.
“La dottoressa Quiligotti – continua il presidente Anma – è una servitrice dello Stato, ed è stata in passato consulente giuridica e tecnica in modo trasversale, anche del ministro della Lega Calderoli, per fare un solo esempio, come spesso succede ai magistrati che offrono la loro ‘scienza e conoscenza’ per il buon funzionamento della pubblica amministrazione. Quella del Governatore Musumeci, – conclude Mattei, è quindi una polemica sbagliata, inaccettabile, pretestuosa: da rispedire al mittente. Per difendere l’Italia, come si proclama spesso, si devono innanzitutto rispettare le sue istituzioni, a partire dalla giustizia amministrativa chiamata a dirimere controversie delicatissime e di rilevante impatto sulla società tutta. Purtroppo, in questi anni, abbiamo assistito a questa cattiva prassi, trasversale agli schieramenti politici, di attaccare alternativamente i Tar per decisioni non gradite, che non piacciono ai ‘potenti di turno’, a dimostrazione che i magistrati italiani non guardano in faccia nessuno, solo applicano la legge”.
(da agenzie)
Leave a Reply