NAPOLI TRA TURISTI E MONNEZZA: FALLISCE IL PIANO PASQUA PULITA
E’ SEMPRE EMERGENZA SPAZZATURA NELLA CITTA’ PARTENOPEA, ANCORA ROGHI DI IMMONDIZIA…IL CENTRO CITTA’ E’ SPORCO: PESSIMO BIGLIETTO DA VISITA PER I NUMEROSI TURISTI
Arrivano i turisti e rimane l’immondizia.
Coincidenza nefasta per la peggiore cartolina della città .
Fallisce il piano straordinario per la “Pasqua pulita”. Napoli accoglie stranieri e italiani con le strade soffocate dai rifiuti (a terra 900 tonnellate), che cominciano a putrefarsi (visto il caldo e la raccolta che porta un ritardo di almeno tre giorni), sparpagliarsi, spappolarsi.
E aumentano anche i roghi della disperazione, tra cassonetti carbonizzati, emissioni di diossina e una città sempre più sporca, complici anche i manifesti elettorali che hanno cominciato a invadere muri, fioriere, cancelli.
«Ai candidati sindaci e ai partiti che li sostengono – commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – chiediamo un patto di senso civico per il rispetto della legalità nell’affissione di manifesti elettorali e dare istruzioni chiare a coloro che sono incaricati delle affissioni. Ai napoletani chiediamo di monitorare le mura della città e di ricordarsi di non votare i candidati e i partiti che deturpano la città con manifesti abusivi. Non possiamo e non dobbiamo essere loro complici».
La fotografia della città è e rimane drammatica.
La city è invasa dalla spazzatura (cumuli record in via Ferdinando del Carretto), così come le strade a ridosso di via Chiaia e via Toledo, “ziggurat” di spazzatura in periferia, con interventi straordinari di rimozione in via Cinthia, a Fuorigrotta e in via Montagna Spaccata, a Pianura.
Cresce anche il numero dei roghi dolosi, non solo di notte, su cui intervengono i vigili del fuoco: una trentina quelli registrati, alcuni persino nelle vicinanze delle Curia arcivescovile.
Sono state conferite poco più di 1.300 tonnellate, pari alla produzione quotidiana della città durante periodi festivi.
Il piano è fallito perchè gli stir non ce la fanno ad assorbire una raccolta extra. Caivano e Santa Maria Capua Vetere sono quasi saturi per la giacenza di frazione organica e accolgono solo 200 tonnellate a notte mentre la discarica cittadina di Chiaiano non può accogliere più di 100-150 tonnellate al giorno. Ad aggravare la situazione, Acerra, con una linea del termovalorizzatore ferma da giorni.
In questo scenario (in via Crispi la strada è invasa di documenti e carte gettate al lato di un cassonetto e i marciapiedi sono impraticabili; cassonetti incendiati vicino alle poste di piazza Matteotti; ai Quartieri Spagnoli i rifiuti sono alti quasi un piano; Fuorigrotta è in ginocchio) si avventurano i turisti.
Passeggiando per la città , in centro storico e davanti ai musei, se ne vedono tanti: tedeschi, francesi e giapponesi, oltre a italiani.
Anche le previsioni della Gesac sono buone: i passeggeri previsti in arrivo e partenza dall’aeroporto di Napoli sono 45 mila sulle rotte nazionali, 35 mila sui voli di linea internazionali e 10 mila sui voli charter.
Ma ai turisti la città che si presenta è una città sporca e invasa dai miasmi dell’immondizia non raccolta.
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