URSO E’ IMPAZIENTE, VUOLE VOTARE SUBITO LA MORATTI CONTRO PISAPIA: MA QUALCUNO LO HA AVVISATO CHE ESISTE ANCHE UNA LISTA DEL TERZO POLO?
LA QUINTA COLONNA DEL PDL ADEMPIE AL SUO COMPITO, SI SCHIERA CON LA MORATTI COSI’ QUALCHE ELETTORE DI FLI PUO’ PENSARE: “CHE VOTO A FARE FLI SE TANTO POI CONVERGE SULLA MORATTI? TANTO VALE VOTARLA SUBITO”… URSO INVITA I FUTURISTI A TURARSI IL NASO, MA QUANDO LA BASE FINIANA POTRA’ APRIRE LE ORECCHIE SENZA SENTIRE I SUOI QUOTIDIANI DISTINGUO?
La proposta lanciata da Adolfo Urso — votare, agli eventuali ballottaggi delle prossime amministrative, candidati del centrodestra — apre il dibattito tra i militanti di Futuro e Libertà .
Che affidano le loro reazioni al web, dalle pagine Facebook di Generazione Italia fino al sito de Il Futurista.
Sarcastico il commento del web magazine diretto da Filippo Rossi: “Ma sì, che c’è di male se un movimento nato in opposizione al modello politico e culturale berlusconiano poi fa vincere Berlusconi?”
E ancora: “Che c’è di strano se un partito che a dicembre ha votato la sfiducia al governo del Pdl e della Lega, qualche mese dopo si rimangia tutto?”.
Per concludere: “Turatevi il naso, dice l’onorevole. Sarebbe meglio di no. O sarebbe meglio, anzi sarebbe più coerente, “turarselo” per votare contro Silvio Berlusconi”.
Nel caso di ballottaggio, la posizione ufficiale del partito di Gianfranco Fini è lasciare libera scelta agli elettori.
E in rete la discussione tra i militanti si accende.
Si va da “Quando Urso e Ronchi se ne andranno da Fli sarà sempe troppo tardi”, fino a “Mai più rapporti con il Pdl” e “Pisapia e Pennacchi per tutta la vita”.
E c’è chi scrive direttamente a Urso: “Se Berlusconi stesso dice che il test avrà un valore politico, non lo si può ignorare. Una eventuale vittoria del Pdl vedrebbe Berlusconi ringalluzzito e ancora più pericoloso. E non si può fare finta di niente”.
Da parte nostra non siamo certo stupiti da questo atteggiamento di Urso e soci che denunciamo da tempo.
Ci limitiamo ad alcune brevi considerazioni.
1) Non è concepibile che una linea decisa a stragrande maggioranza venga quotidianamente contestata da pochi individui che “pretendono” modifiche “altrimenti se ne vanno”.
Col risultato di bloccare ogni tentativo di rinnovamento e dare vita a perenni mediazioni.
Creando confusione e smarrimento nell’elettorato e impedendo una crescita di consensi.
Capisco che sia il compito che è stato loro assegnato da Palazzo Grazioli e che se ne andranno solo nel momento in cui Berlusconi deciderà che sarà quella l’occasione in cui potranno creare il maggior danno a Futuro e Libertà , comprendo meno l’atteggiamento di Fini e Bocchino che non li accompagnano alla porta.
Ancora qualche mese di questo stillicidio di posizione variegate e di Fli rimarrà solo il simbolo.
2) In tutti i partiti è ammessa una minoranza interna, meno logico che si formi in un partito appena nato.
Fosse una divisione ideologica invece che una mera questione di poltrone, sarebbe almeno comprensibile.
Ma come, cacciano Fini dal Pdl, loro aderiscono al nuovo partito e poi vogliono una politica della mano tesa verso i suoi assassini seriali?
Ma perchè non se ne sono rimasti con Scilipoti, Cosentino, Brancher, puttanieri e zoccole varie?
Una minoranza è giusto che ponga delle questioni negli organismi interni preposti, meno che rilasci ogni giorno dichiarazioni pubbliche contro la linea del partito decisa dalla maggioranza.
Ma dove siamo? C’è più disciplina in una “comune” anarchica che in Fli.
3) Non solo: la presenza di questi “inviati speciali del cardinale” sta facendo sì che le polemiche interne si allarghino pure in periferia.
Chi vuole crearsi uno spazio aderisce magari alla corrrente di Urso, senza neanche capire dove vuole portarli, ma certamente moltiplicando le beghe locali.
Mentre ci si aspetterebbe compattezza e voce univoca da un partito appena creato su nuovi presupposti.
In conclusione, se qualcuno pensa di poter gestire un partito in queste condizioni sta facendo un grosso errore di valutazione.
Quando qualcuno, ancor prima di un eventuale ballottaggio a Milano, esce con la frase “con la sinistra mai, meglio la Moratti” ( dichiarazione che avrebbe avuto senso solo dopo il primo turno) sembra snobbare la lista del Terzo Polo a Milano.
Perchè non spendere una parola a favore del candidato sindaco di Fli, auspicando semmai che vada lui al ballottaggio con Pisapia?
Di fatto sembra un invito agli elettori di Fli di votare la Moratti già al primo turno: a nostro parere non solo così il messaggio viene recepito, ma in tal senso è stato anche pronunciato.
E le critiche alla lista Pennacchi a Latina da parte di Urso che altro sono, se non un invito a votare quella del Pdl?
Il disegno è chiaro, non a caso certe caselle ministeriali (Commercio Estero) non sono state ancora riempite perchè (parole del premier) “rimangono a disposizione di qualcuno che volesse rientrare”.
Ognuno tragga le conclusioni che crede, noi le idee le abbiamo chiare da tempo.
Leave a Reply