NCC, IL TAR BOCCIA IL DECRETO SALVINI CHE VOLEVA FARE LA SOLITA MARCHETTA ALLA LOBBY DEI TASSISTI
“E’ ILLEGITTIMO SU FOGLIO DI SERVIZIO, VIENE RISTRETTA LA CAPACITA’ OPERATIVA DEL NOLEGGIO CON CONDUCENTE””… FORZA ITALIA: “ORA CAMBIARE”
Le disposizioni del decreto del ministero dei Trasporti –che impongono agli Ncc la
tenuta e compilazione del Foglio di servizio elettronico – “devono ritenersi illegittime per eccesso di potere”.
Le norme del decreto configurano anche “una violazione di legge” e “contrastano con i principi costituzionali ed eurounitari in materia di legalità, proporzionalità, libertà economica, protezione dei dati personali e concorrenza”.
Il Tar del Lazio accoglie largamente, con questi argomenti, i tre ricorsi che CNA, 8PuntoZero e Ncc Italia hanno presentato contro il decreto Salvini, accanto a una serie di operatori del noleggio con conducente.
“Difetto di potere”
Secondo il Tar, il decreto contestato “si pone al di fuori dei limiti tracciati dal legislatore realizzando una regolazione autonoma, priva di copertura legislativa, dunque viziata ab origine per
difetto assoluto di potere”.
E ancora: le sue soluzioni “non solo non sono previste dalla legge, ma risultano sproporzionate rispetto alla finalità dichiarata (contrasto all’abusivismo) e produttive di un irragionevole aggravio per le imprese del settore, specie in contesti urbani ad alta densità”.
Dunque il decreto “impone obblighi e vincoli che si traducono in una restrizione sostanziale della capacità operativa degli Ncc”.
L’Associazione Ncc Italia, con il suo presidente Luca Notarbartolo, “è felice per la vittoria contro il ministero dei Trasporti, da sempre sordo alle nostre richieste. Si tuteli ora la legalità e il ruolo degli Ncc evitando di lederlo in modo discriminatorio e illegale”.
I forzisti
Ma il dato politicamente rilevante arriva dalla maggioranza dove Forza Italia investe con fuoco amico il ministro dei Trasporti, Salvini (Lega).
Ecco i deputati Andrea Caroppo, Stefano Benigni, vicesegretario di Forza Italia, e Maria Paola Boscaini, membro della Commissione Trasporti della Camera.
“La sentenza del Tar conferma ciò che da tempo denunciamo: l’attuale normativa sul trasporto pubblico non di linea è inadeguata, confusa e penalizzante, sia per gli operatori del settore sia per i cittadini.
Ora serve “un intervento legislativo organico e risolutivo. La proposta di legge che abbiamo presentato poche settimane fa alla Camera va esattamente in questa direzione, con l’obiettivo di semplificare, razionalizzare e modernizzare le regole”
(da agenzie)
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