NEL GOVERNO SI CHIEDONO COSA CI SIA DIETRO ALL’INSOLITO ATTIVISMO DEI RUSSI (LE MINACCE CONTRO GUERINI, L’ESPOSTO PER L’ARTICOLO DI QUIRICO SULLA “STAMPA”).
IL SENATORE GAETANO QUAGLIARIELLO: “SE IL PARLAMENTO ITALIANO È PARTICOLARMENTE ATTENZIONATO, EVIDENTEMENTE C’È TRA NOI QUALCUNO CHE HA DEGLI SCHELETRI NELL’ARMADIO”
Sono molte le stranezze che si succedono in Italia da quando Putin ha attaccato Kiev. E nel governo s’ interrogano sull’attivismo dei russi: la lettera minatoria inviata ai parlamentari che hanno votato l’invio di armi all’Ucraina; le dichiarazioni minacciose verso il ministro della Difesa; l’esposto alla Procura per un articolo della Stampa
Strano, «perché Mosca non si comporta così in altri Paesi», dice un rappresentante dell’esecutivo. Che ovviamente lì si ferma, mentre il senatore Quagliariello va oltre e spiega a Radio Radicale che «se il Parlamento italiano è particolarmente attenzionato dalla diplomazia russa, evidentemente c’è tra noi qualcuno che ha degli scheletri nell’armadio. La lettera ai parlamentari è un atto d’ingerenza.
I pizzini sono invece un modo per tenere sotto pressione le figure istituzionali che tengono l’Italia ancorata al fronte pro-ucraino». Se questo è il contesto, appare scontato il fatto che da Roma i diplomatici dei Paesi alleati trasmettano da giorni alle loro cancellerie dispacci preoccupati.
Nei quali si evidenzia come il pacifismo si sia trasformato in uno strumento popolare per stare dalla parte di Putin: sulla falsariga di quanto accadde in Italia ai tempi delle proteste per l’installazione degli Euromissili, mentre l’Unione Sovietica aveva già puntato gli SS 20 contro l’Europa.
Ecco perché il dibattito su un ordine del giorno parlamentare per le risorse alla Difesa finisce per avere riflessi internazionali. C’è un conflitto in atto. E sebbene i governi di unità nazionale siano caratteristici dei tempi di guerra, proprio la guerra sta mostrando le crepe nella larga maggioranza.
(da il “Corriere della Sera”)
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