NESSUNO DEI COMPAGNI DI SCUOLA ALLA FESTA DEL BAMBINO AUTISTICO: E’ L’ITALIA CIVILE CHE POI SI LAMENTA DELL’INCIVILTA’ DEGLI ALTRI
LA MAMMA DEL BIMBO: “DEI 23 DELLA CLASSE SOLO UNO E’ VENUTO ALLA FESTA, DAGLI ALTRI NEANCHE UN MESSAGGIO”… POI UN INVITO INASPETTATO
Una storia di discriminazione nei confronti di un bambino di 4 anni denunciata dalla mamma del piccolo. E’ successo a Cavezzo, in provincia di Modena.
Tutto era pronto e c’era grande attesa per festeggiare i 4 anni del bimbo. La sala era stata addobata con palloncini colorati, la tavola imbandita con cose da mangiare e da bere, le candeline pronte per la torta. Mancavano solo gli invitati che però non si sono mai presentati.
O meglio dei 23 compagni di scuola del piccolo solo uno si è presentato accettando l’invito gli altri invece hanno disertato in massa la festa senza neanche avvertire i genitori del bambino. E il motivo starebbe nel disturbo dello spettro autistico di cui soffre il piccolo festeggiato.
E’ successo a Cavezzo, in provincia di Modena. A denunciare l’accaduto è stata la madre su Facebook.
“Per fortuna – ha detto la mamma del piccolo – mio figlio proprio a causa della sua malattia non ha capito cosa è successo. Soltanto 5 genitori mi hanno risposto, tutti gli altri hanno ignorato il messaggio, mentre una sola mamma ha portato il suo bambino alla festa”.
“Voglio che questa storia – ha aggiunto la donna nel suo sfogo sui social – diventi virale”. E così è stato, visto che la notizia è arrivata agli organizzatori del Kids Festival, una manifestazione dedicata ai più piccoli, che hanno deciso di inviatre il bimbo autistico a Milano.
Durante il festival milanese per il piccolo è stato organizzato un compleanno davvero speciale. Per tutto il giorno ha giocato con gli altri bambini, ha scartato i regali, donati anche dagli organizzatori, dalla guardia di Finanza e dalle guardie del Parco nazionale. E alla fine non è mancata la torta con le candeline.
Durante l’evento la mamma ha tenuto un discorso e ha raccontato il calvario della sua famiglia. “Mio figlio fino ai 15 mesi era un bimbo come tutti gli altri. Poi ha iniziato a non guardarci più, a isolarsi, a urlare. Arrivare alla diagnosi non è stato semplice, abbiamo dovuto anche subire le critiche di chi pensava fossimo cattivi genitori, non in grado di educare nostro figlio”.
“Alcune mamme della classe di mio figlio – ha raccontato parlando del compleanno disertato – non mi rivolgono più la parola, nessun messaggio di solidarietà nemmeno dalla scuola. Ma dopo che ho pubblicato il video sui social sono arrivati tanti messaggi di solidarietà e l’invito, inaspettato, di partecipare al Kids Festival. E’ stata una bellissima giornata”.
(da agenzie)
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