“NIENTE CASA IN AFFITTO PERCHE’ SEI NEGRO”: LA DENUNCIA DI DUE STUDENTI A BOLOGNA
CARLO E YOSEF AVEVANO TROVATO ALLOGGIO, MA ALL’ULTIMO SALTA TUTTO … IL PADRE DI CARLO, ALBERGATORE DI RAVENNA: “FIGLIO MIO, VATTENE DALL’ITALIA, SIAMO UNA SOCIETA’ INCIVILE”… LA VERGOGNA DI UNO STATO CHE HA PAURA DI ARRESTARE I RAZZISTI
“Mi ha chiamato mio figlio, aveva la voce bassa, biascicava le parole e gli ho sentito dire una cosa devastante. All’appuntamento per gli accordi con l’affittuario si sono visti respingere e liquidare in meno di cinque minuti, perchè il suo amico (e da adesso è anche mio figlio) Yosef è ‘negro'”.
Accade a Bologna: due giovani di Ravenna, due amici “da dieci anni”, Carlo e Yosef (cognome italianissimo), si sono visti negare dall’agenzia immobiliare l’appartamento che avevano trovato per vivere stabilmente sotto le Due torri.
Perchè appunto uno dei due è nero. Lo racconta il Resto del Carlino.
Carlo e Yosef, racconta il padre di Carlo, Filippo Donati, albergatore, sono due studenti universitari e si erano dati da fare per poter coronare il loro sogno; avevano anche trovato dei lavoretti nel weekend, per potersi pagare l’affitto a Bologna, dove vivono già ma in una situazione provvisoria.
Ma si sono scontrati contro un muro fatto di razzismo e pregiudizio. Elementi simili alla vicenda di pochi giorni fa, avvenuta sempre a Bologna, quando in un palazzo frequentato da studenti e giovani precari è apparso un cartello, di cui nessuno paertamente rivendica la paternità , in cui si diceva che non si affittava a stranieri, anche se in regola col permesso di soggiorno.
Il padre di Carlo su Facebook scrive: “figlio mio, vattene da Bologna, vattene dall’Italia, finchè sei in tempo. Qui stiamo costruendo, e siamo già a buon punto, una società incivile”.
Valentina Morigi, che è assessore alle Politiche giovanili e all’immigrazione al Comune di Ravenna, si è messa in contatto con Yosef. “Un episodio di una gravità enorme, una vicenda ‘surreale’, per usare le parole di Yosef.
In questi tempi, in cui lo ‘straniero’ o chi ha la pelle più scura è il capro espiatorio perfetto di una crisi spietata, il razzismo è diventata un’arma potente, sposta voti e coscienze. Un mucchio di voti e un mucchio di coscienze. Quando ascoltiamo distratti parole di odio, quando leggiamo annoiati sui social discorsi violenti e discriminatori, non pensiamo mai che alle parole possano seguire anche i fatti. E invece – sottolinea Morigi -., eccoli che arrivano i fatti, disarmanti e surreali, come quella operatrice dell’agenzia immobiliare di Bologna che questa mattina ha guardato un nostro concittadino negli occhi e gli ha detto non si affitta ai “negri”.
Fin qui la notizia: il rimedio è semplice, togliere la licenza all’agenzia e arrestare per razzismo chi ha commesso il reato.
Il tempo delle chiacchiere è finito, caro Minniti: la legalità non è un optional.
(da agenzie)
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