NOBEL PER LA PACE ALL’ATTIVISTA IRANIANA NARGES MOHAMMADI: “PER LA SUA CORAGGIOSA LOTTA PER LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E IL DIRITTO ALL’INDIPENDENZA”
E’ IMPRIGIONATA DALLE AUTORITA’ ITALIANE DAL MAGGIO 2016
L’attivista iraniana Narges Mohammadi ha vinto il Nobel per la Pace: vice-presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani, è imprigionata dalle autorità iraniane dal maggio 2016. Mahammadi lotta da anni contro la pena di morte ed è stata arrestata più volte. La prima condanna, di un anno di carcere, è arrivata nel 1998, per aver criticato il governo. Il 15 gennaio 2022 è stata condannata a otto anni e due mesi di reclusione, due anni di esilio e 74 frustate. All’attivista sono state negate le cure mediche secondo quanto riporta Amnesty International, nonostante soffra di una malattia polmonare. Nel dicembre del 2022 ha denunciato, in una lettera pubblicata dalla BBC, le condizioni disumane delle carcere iraniane, specialmente per le detenute femminili.
In particolare Mohammadi ha raccontato le torture subite da un’attivista che è stata legata mani e piedi a un gancio sul tettino del veicolo che l’ha portata in carcere ed è poi stata violentata a turno dagli agenti di sicurezza.
«Mohammadi – spiega l’associazione con una nota – è una donna, una sostenitrice dei diritti umani e una combattente per la libertà. La sua coraggiosa lotta per la libertà di espressione e il diritto all’indipendenza ha comportato costi personali enormi. Complessivamente, il regime iraniano l’ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte e condannata a un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate».
(da agenzie)
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