NOI RAGAZZI DEL REFUGE LGBT CONTRO L’OMOFOBIA
LA LETTERA DEI RAGAZZI OSPITI DELLA CASA REFUGE DI ROMA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE CONTRO L’OMOFOBIA
I ragazzi ospiti della Casa Refuge LGBT di Roma hanno deciso di lanciare una lettera manifesto in occasione della Giornata Mondiale contro l’omofobia del 17 maggio. Credo sia uno dei messaggi più efficaci da raccogliere per combattere ogni forma di discriminazione e violenza soprattutto verso i più giovani.
La Casa Refuge Lgbt che Croce Rossa di Roma con il Gay Center e il sostegno della Regione Lazio ha aperto nella Capitale ospita fino a 8 ragazzi dai 18 ai 26 anni ed è attiva da alcuni mesi. È stata la prima in Italia e a oggi è l’unica effettivamente operativa, sul modello dei Refuge francesi, da cui prende il nome.
A questi ragazzi e ai tanti giovani che si trovano in difficoltà voglio dedicare questa giornata, facendo appello a tutti a sostenerci per continuare un progetto che toglie dalla solitudine e dalla marginalità chi spesso si trova a non avere più un luogo neanche in famiglia.
Non aggiungo altro, perchè in questa lettera e nelle loro immagini ci sono molti di quei messaggi che arrivano diretti e squarciano il velo dell’indifferenza.
Noi ragazzi di Refuge Lgbt di Roma siamo le vittime? Siamo noi quelli sbagliati? Siamo noi che dobbiamo lottare per reinserirci nella società ?
Queste domande sono solo alcune che potremmo fare a cui probabilmente in molti sarebbero in imbarazzo nel dover dare una risposta.
Si avvicina la giornata mondiale contro l’omofobia, ma noi l’omofobia l’abbiamo vissuta tutti i giorni, siamo stati picchiati, derisi, offesi, violentati, maltrattati, odiati.
Siamo stati allontananti dalle nostre famiglie o siamo stati costretti ad allontanarcene. Alcuni di noi sono fuggiti, rimanendo senza un luogo per molto tempo, proprio come fanno le persone che vivono in regimi che violano i loro diritti umani.
Siamo come profughi, siamo come migranti in cerca di un luogo che sappia riconoscerci, siamo quelli che nessuno vuole guardare, siamo homeless, siamo forti.
Sì, siamo forti delle nostre identità , del nostro essere, della nostra vita. Ora siamo una comunità fatta di storie personali, di storie di vita, siamo pronti a ricominciare.
Lo siamo grazie a chi ci sta aiutando, ai volontari, agli operatori, a chi mette impegno per sottrarci alla solitudine. A chi ci ha ridato una casa, ci cerca un’occupazione, ci dà speranza.
L’omofobia è violenza, l’omofobia è sbagliata, l’omofobia è socialmente minoritaria, l’omofobia deve essere curata.
Queste sono le risposte alle domande iniziali. Queste sono alcune delle cose che vorremmo dire ai padri e alle madri che hanno figli e figlie omosessuali e che non li accettano.
È come respingere chi ha un colore della pelle diverso, è come ai tempi della segregazione razziale, è il moderno apartheid, superato e strasuperato da leggi, matrimoni gay, unioni civili, adozioni di figli, libertà .
Siamo e resteremo donne e uomini liberi, siamo e resteremo felicemente gay, lesbiche, bisessuali e trans!
Debora Diodati
Presidente Croce Rossa di Roma
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply