“NOI SALVIAMO VITE, NON SPARIAMO AGLI SCAFISTI”: INTERVISTA ALL’AMMIRAGLIO ANGRISANO
IL COMANDANTE DELLA GUARDIA COSTIERA , ORGOGLIO DELLA NOSTRA MARINA IMPEGNATA NEL CANALE DI SICILIA A SALVARE ESSERI UMANI
“Non ci sono nuove regole d’ingaggio, continueremo ad operare pensando prima di tutto a soccorrere i migranti in difficoltà ”.
Il comandante generale della Guardia Costiera, ammiraglio Felicio Angrisano è calmo e con calma riflette su ciò che è accaduto all’unità minacciata da quattro uomini armati di kalashnikov a una cinquantina di miglia dalle coste libiche, mentre cercava di portare in salvo duecento migranti alla deriva su un barcone.
“L’equipaggio si è comportato con coraggio e prudenza. Sono stati bravissimi. Pensi a cosa sarebbe potuto accadere se avessero risposto alle armi con le armi”.
Come è andata veramente ammiraglio?
“La nostra unità stava effettuando una missione di salvataggio come quelle che portiamo a termine ogni giorno. Avevano fatto salire a bordo i migranti, quando è spuntato un barchino con queste persone armate. Un barchino calato in mare da un peschereccio d’appoggio che era a poca distanza”.
Una delle navi madre che usano i trafficanti.
“Evidentemente. E hanno subito minacciato con le armi il nostro equipaggio per ottenere la restituzione del barcone su cui erano i migranti. Era quello il loro obiettivo, per poterlo riutilizzare”.
Hanno sparato contro l’unità della Guardia Costiera?
“Subito dopo ho parlato con il comandante, poi ho saputo che era stata sparata una raffica. Adesso leggerò il rapporto e ragioneremo con tutti i dati a disposizione”.
Una cosa non è chiarissima: avete armi a bordo?
“Una dotazione c’è, naturalmente. Ma noi abbiamo uno scopo preciso quando andiamo in mare: salvare vite umane, non combattere. E insisto, la reazione del nostro equipaggio nella circostanza in cui è stato minacciato con le armi è stata esemplare. Potevano esserci dei feriti, e anche peggio. Loro si sono ripresi il barcone, che peraltro poco dopo è affondato, e noi abbiamo riportato a casa duecento migranti. Salvi”.
Ora cambieranno le vostre regole d’ingaggio?
“Io non ho avuto alcuna disposizione in merito. Dunque, nessun cambiamento. Anche adesso, mentre parliamo, ho autorizzato tre missioni di soccorso. La gente in difficoltà è la nostra principale preoccupazione. Raggiungerli, mettere in sicurezza questi barconi fatiscenti, salvarli tutti. Continueremo a farlo come abbiamo sempre fatto. Con prudenza e con coraggio”.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply