“NON C’E’ SPAZIO PER I BAMBINI PROFUGHI, MANDIAMOLI NELLO SPAZIO”
LA CAMPAGNA PROVOCATORIA DI SAVE THE CHIDREN… SULLA TERRA DISTURBANO LA DIGESTIONE DEI BUONI “BORGHESI” BENPENSANTI E MAGARI RUBANO UNA MERENDINA PERCHE’ HANNO FAME
“Per molti giovani migranti, la vera Odissea non è nello spazio”.
Save the Children ha scelto di lanciare una campagna provocatoria dal titolo “The space migrant” per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei migranti minorenni.
Il video racconta la storia di Amadou che a 12 anni ha affrontato un lungo e pericoloso tragitto per arrivare in Italia, prima a piedi attraverso il deserto e poi sfidando le acque del Mar Mediterraneo su un’imbarcazione di fortuna.
Ma proprio quando pensa di essersi lasciato alle spalle la fatica e le insidie del viaggio e di essere approdato in un luogo sicuro e protetto dove potrà costruirsi una vita migliore, si trova nuovamente esposto a rischi e difficoltà perchè nessun Paese è disposto a offrirgli la dovuta accoglienza e protezione.
Che fare di tutti i giovani migranti come Amadou che arrivano sulle nostre coste? Nessuno li vuole, mandiamoli nello spazio. così Amadou che avrebbe preferito restare sulla terra, affronta invece la preparazione per diventare astronauta e approdare nello spazio, “dove non esistono nè muri, nè barriere”.
L’associazione migranti lancia quindi una provocazione con “The Space Migrant”, per raccontare il dramma di milioni di bambini per i quali troppo, lasciato il proprio Paese, spesso “non c’è posto in nessun altro luogo, dove hanno difficoltà a ricongiungersi con le proprie famiglie, dove spesso rischiano di finire nelle mani di sfruttatori senza scrupoli. Dove diventano invisibili perchè non riescono a trovare un luogo sicuro o perchè le istituzioni non riescono a difenderli dai pericoli”.
Per chi volesse, è possibile aderire alla campagna modificando la propria immagine del profilo Facebook, “indossando” una tuta da astronauta.
(da agenzie)
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