OBAMA ALZA LE TASSE A CORPORATION E SUPER RICCHI
“STOP ALL’AUSTERITY, L’AMERICA TORNA A SPENDERE”
Il presidente Usa presenta la manovra finanziaria da 4.000 miliardi di dollari.
E offre una sponda a Tsipras: «Inutile spremere i paesi che sono nel mezzo della depressione».
«Dobbiamo tornare ad investire, ce lo possiamo permettere». È lo slogan con cui il presidente americano Obama ha presentato la sua legge di bilancio da 4 trilioni di dollari, che marca un cambio di direzione strategica: basta austerity, bisogna tornare a spendere per favorire la crescita.
Poi, quando la ripresa si sarà consolidata, ci saranno il tempo e le risorse per affrontare la questione del debito.
Una logica che il capo della Casa Bianca applica anche all’Europa, in particolare in riferimento alle recenti elezioni vinte da Syriza in Grecia: «Non puoi continuare a spremere i paesi che sono nel mezzo della depressione. Ad un certo punto, ci deve essere una strategia per la crescita, affinchè possano pagare i loro debiti ed eliminare una parte dei loro deficit».
La “finanziaria” di Obama prevede 428 miliardi di investimenti nelle infrastrutture, perchè l’America ha bisogno di rinnovarle, e perchè creano lavoro, consumi e crescita. Nello stesso tempo, offre agevolazioni fiscali alla classe media per 277 miliardi.
La legge di bilancio è il dettaglio di quanto il presidente aveva già annunciato durante il discorso sullo stato dell’Unione di gennaio, in cui aveva promesso di affrontare il problema della diseguaglianza economica.
Il capo della Casa Bianca, infatti, prevede di pagare le nuove spese con un aumento delle tasse per le grandi corporation, in particolare per i profitti all’estero, e per i cittadini più ricchi.
In più, la riforma dell’immigrazione che ha varato con i decreti esecutivi dovrebbe aiutare la ripresa e i conti pubblici, aprendo le porte a più lavoratori regolarizzati.
Il Partito repubblicano, che ha la maggioranza al Congresso e quindi controlla i cordoni della borsa, ha già criticato l’iniziativa di Obama e ha la possibilità di bloccarla in Parlamento.
Tra le sue proposte, però, il presidente ne ha inserite un paio che interessano anche ai suoi oppositori, come quella per sbloccare i finanziamenti della Difesa, e quella per lo sviluppo del infrastrutture.
Il capo della Casa Bianca ora spera di poter negoziare con i repubblicani dei compromessi che facciano passare almeno una parte delle sue proposte, altrimenti i suoi avversari dovranno spiegare agli elettori perchè hanno boicottato le iniziative a favore della classe media
Paolo Mastrolilli
(da “La Stampa”)
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