OCEAN VIKING, LAMORGESE SBLOCCA LA SITUAZIONE: “104 PROFUGHI A POZZALLO, 70 RICOLLOCATI IN GERMANIA E FRANCIA”
HANNO ASPETTATO LE ELEZIONI IN UMBRIA? SE LI FACEVANO SBARCARE AVREBBERO GUADAGNATO VOTI… I RAZZISTI NON SI NEUTRALIZZANO CON LE CARAMELLE, MA RADICALIZZANDO LO SCONTRO ETICO: INFAMI DA UNA PARTE, PERSONE CIVILI DALL’ALTRO
Dopo undici giorni in mare alla Ocean Viking è stato assegnato il porto di Pozzallo mentre Francia, Germania e Italia hanno giusto giusto or ora trovato un accordo per la ricollocazione dei 104 che si trovano sulla nave e per i novanta che erano sulla Alan Kurdi.
La decisione del Viminale segue temporalmente tre eventi: il primo è il voto in Umbria, il secondo l’intervista rilasciata da Luigi Di Maio al Corriere della Sera in cui il leader del MoVimento 5 Stelle diceva che «Bisogna fare la cosa giusta, non quella che spaventa di meno» e quindi che «Non è possibile che la Viking per l’ennesima volta sbarchi sempre e solo in Italia» e le dichiarazioni di Matteo Renzi, Dario Franceschini, Francesco Delrio e altri di Italia Viva e del Partito Democratico sulla necessità di dare un porto sicuro alla nave.
“Con riguardo ai migranti che sono a bordo della Ocean Vicking, si è appena conclusa la procedura di ricollocazione degli stessi in base al pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta”, fa sapere il ministero dell’Interno in una nota sottolineando che “Francia e Germania, in particolare, accoglieranno 70 migranti. A questo punto è stato individuato in Pozzallo il porto di sbarco”. Per una mera casualità , la decisione arriva subito dopo la presa di posizione di Matteo Renzi
Il Viminale ci tiene anche a far sapere che i naufraghi verranno ricollocati “in base al pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta”, anche se non ci risulta che l’accordo prevedesse una pausa elettorale negli sbarchi
“Siamo sollevati ed apprezziamo che Francia, Germania ed Italia abbiano finalmente trovato una soluzione per il ricollocamento di tutti i 104 naufraghi a bordo della Ocean Viking e per i 90 sulla Alan Kurdi (in realtà , per quest’ultima nave, non c’è ancora un’autorizzazione allo sbarco, ndr.)”, afferma intanto Michael Fark capomissione di Medici senza frontiere che gestisce la nave insieme a Sos Mediterranee.
“Dopo giorni bloccati in mare — osserva Fark — e con alle spalle le orribili condizioni sopportate in Libia e lungo tutto i loro viaggio, finalmente i migranti potranno essere portati al sicuro. Questi prolungati, inumani, blocchi non devono continuare”.
(da agenzie)
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