ORA LE BANCHE TI CHIEDONO 46 EURO PER PRESTARTENE 100
SECONDO UNO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE UN TERZO DELLE SOCIETA’ NON RIESCE A OTTENERE FINANZIAMENTI BANCARI… AI PRIVATI VA ANCHE PEGGIO: VENGONO CHIESTE GARANZIE DEL 30% DALLE BANCHE E DEL 47% DALLE FINANZIARIE… I TREMONTI BOND NON SONO SERVITI A NULLA, LA SITUAZIONE E’ PEGGIORATA… IL SUD IN BALIA DELL’USURA
Trovare quattrini cash per finanziare grossi o piccoli progetti? Un’illusione, pare.
Una quota di società tra il 23% e il 38% non riesce a trovare i finanziamenti necessari per far fronte alle spese correnti e per artigiani, popolo delle partite Iva e privati va sempre peggio.
Al punto che su 100 euro di finanziamenti per cassa, erogati dalle banche, sono stati richiesti ai clienti ben 29,6 euro di garanzie reali. Questo per gli istituti di credito.
Ma se ad erogare un prestito sono le società finanziarie la situazione peggiora ulteriormente: ogni 100 euro sono richieste garanzie reali pari a 46,8 euro.
A suonare il campanello di allarme è la qualificata Cgia di Mestre.
Secondo lo studio dell’associazione artigiani veneziana, “sono le imprese e le famiglie del Sud a essere più penalizzate da questa situazione”.
Rispetto al 31 dicembre 2008, le cose sono peggiorate in maniera sensibile: l’aumento delle garanzie reali richiesto dalle banche in 3 mesi è stato di 1,6 punti.
Ancora peggio quelle richieste da finanziarie, con un aumento del 7,5%.
Di fronte alle difficoltà dei piccoli imprenditori e dei lavoratori autonomi, nonchè delle famiglie italiane, banche e finanziarie tendono a tutelarsi sempre di più, un comportamento comprensibile, ma non sempre giustificabile, viste le misure messe in atto sia dalla Banca centrale europea sia dal governo proprio a sostegno del nostro sistema bancario e finanziario.
I Tremonti bond, nelle intenzioni del Ministero dell’Economia, dovevano ridare agli istituti solidità patrimoniale per far riaprire i cordoni della borsa, concedendo prestiti a chi ne aveva bisogno.
In realtà è successo l’esatto contrario. Come documenta puntualmente la Cgia di Mestre.
E se si scorpora il dato a livello territoriale, le preoccupazioni aumentano.
In Sardegna al 31 marzo 2009 per ogni 100 euro di prestiti erogati dalle banche sono stati richiesti 49,3 euro di garanzie reali (+ 3,4 in 3 mesi), in Puglia 44,5 (+2,1), in Sicilia 43,2 (+ 2,6), in Calabria 42,7 (+ 2,2), in Basilicata 40,1 (+3,5), in Campania (39,8 (+ 2,1).
E’ evidente che le maggiori coperture richieste dalle Banche del Sud sono dovute ai maggiori tassi di insolvenza presenti in queste aree del Paese.
Tuttavia, con il perdurare della crisi, questo comportamento sta aumentando le difficoltà di accesso al credito, con il pericolo di far scivolare molte piccole aziende e famiglie del Sud nelle mani degli usurai.
Fenomeno che peraltro molte recenti notizie di cronaca localizzano ormai anche nel Nord dell’Italia. A che servono i Tremonti bond ci si chiede a questo punto?
E che cosa intende fare il governo in concreto per sbloccare la situazione (ammesso che voglia realmente sbloccarla).
In Francia Sarkozy ha persino minacciato la nazionalizzazione delle banche, in Italia si continua a fare favori, come nel caso del recente decreto anticrisi, agli istituti di credito.
Altro che abolire, come promesso, certe commissioni bancarie: progetto prontamente rientrato.
Alle prime rimostranze bancarie qualcuno è scattato sull’attenti.
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