ORSA DANIZA, IL GIP RESPINGE ARCHIVIAZIONE E RIAPRE INCHIESTA: INDAGATO L VETERINARIO
IL VETERINARIO NON AVREBBE AVUTO “UN’ADEGUATA CAPACITA’ DI CONTRASTARE LA COMPLICANZA”… ENPA: “MILIONI DI ITALIANI VOGLIONO GIUSTIZIA”… LAV: “SI ACCERTINO LE REPONSABILITA’ DEI VERTICI DELLA PROVINCIA”
“Nel momento topico si è verificato un inappropriato approccio da parte del veterinario”, che non avuto “un’adeguata capacità di contrastare in modo efficace la complicanza della narcosi sostanziatasi nell’ipossiemia indotta dall’uso della medetomidina”.
Questo il ragionamento con cui il gip di Trento ha respinto la richiesta di archiviazione formulata dalla procura in merito all’inchiesta sulla morte della mamma orsa Daniza e decisio di riaprire la vicenda giudiziaria.
Lo ha reso noto la Lega antivivisezione che ha espresso soddisfazione per la decisione del giudice.
La Procura, spiega la Lav, aveva osservato che l’ordinanza di cattura di Daniza era stata adottata seguendo il piano di azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi.
Il veterinario, però, non sarebbe stato in grado. Si tratta di una vicenda “drammatica e gravissima – conclude la Lav – anche per i suoi cuccioli rimasti orfani precocemente per irresponsabilità umane”.
“Tutta la vicenda che ha portato alla morte dell’orsa – dichiara l’Ente azionale protezione animali – dalla presunta aggressione all’altrettanto presunto cercatore di funghi, fino al provvedimento di cattura e alla successiva telenarcosi, presenta moltissimi punti oscuri”.
Troppi per poter pensare a una fortuita concatenazione di eventi.
“Archiviare il procedimento – osserva l’Enpa- sarebbe equivalso a una resa: la rinuncia a sbrogliare una matassa intricata, accertando eventuali condotte colpose o peggio ancora dolose e chiamando i responsabili, specie se pubblici ufficiali, a rendere conto delle loro azioni. La morte di Daniza è un fatto scandaloso e quei milioni di italiani che hanno dato vita ad una mobilitazione senza precedenti pretendono sia accertata la verità e chiedono sia fatta giustizia, come chiedono di avere notizie ufficiali anche sui due cuccioli, che – ci auguriamo – siano ora in letargo”.
Il gip, spiega la Lav, “ha ritenuto che si potesse configurare la responsabilità del veterinario che ha preparato la dose per narcotizzare Daniza”, e per questo, ieri, “ha depositato il provvedimento con il quale ha respinto la richiesta di archiviazione della procura di Trento e chiesto l’iscrizione nel registro degli indagati per il veterinario”. Per questo, “chiediamo che si vada a fondo su questa vicenda, accertando le responsabilità anche tra i vertici della Provincia”.
(da “il Corriere della Sera“)
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