PALERMO, FRATELLI D’ITALIA E NOI CON SALVINI HANNO PRESENTATO UNA CANDIDATURA BLUFF PER GIRARE UN FILM
SCOPPIA IL CASO LA VARDERA, CANDIDATO A SINDACO SOLO PER GIRARE UN REALITY… LA MELONI “AMAREGGIATA E DELUSA”, SOVRANISTI SI SON FATTI PRENDERE PER I FONDELLI
Una candidatura bluff, una riedizione in chiave social del Truman Show, con leader di partito e compagni di lista inconsapevoli di recitare soltanto una parte in una commedia.
Il sospetto è che la discesa in campo di Ismaele La Vardera, già inviato della trasmissione Le Iene, alle elezioni a sindaco di Palermo sia stata solo una montatura, un espediente per girare un reality.
In queste ore, soprattutto dalle parti di Fratelli d’Italia, uno dei due partiti del centrodestra che sostenevano La Vardera, sta montando la delusione e la rabbia. Giorgia Meloni ha negato la liberatoria per la diffusione delle immagini girate — pare anche di nascosto — dal giovane candidato e da due operatori che l’hanno seguito in ogni momento della sua campagna elettorale.
La Meloni, si apprende, “è molto amareggiata” e Fdi sta preparando un esposto in procura di cui si saprà di più stamattina.
Silenzio, per ora, da parte di Matteo Salvini, che comunque — è l’unica certezza trasmessa dal suo staff — non sapeva nulla del documentario girato dal suo portabandiera a Palermo.
“Quello che è accaduto è un fatto gravissimo – dice Alessandro Pagano coordinatore del movimento Noi con Salvini della Sicilia occidentale – Siamo probabilmente davanti a una colossale presa in giro e ci stiamo tutelando anche noi dal punto di vista legale. Questo ragazzo, soprattutto se ha rubatoo conversazioni private, ha carpito la fiducia di chi aveva punta su di lui”.
La Lega, peraltro, ha dato il suo simbolo in Sicilia solo a La Vardera e alla candidata di Lampedusa, Angela Maraventano.
Alle elezioni di domenica scorsa, il giovane candidato dal ciuffo rosso ha conquistato 7.043 voti, il 2,59 per cento dei consensi, finendo quarto dietro Orlando, Ferrandelli e Forello.
Già da qualche giorno le voci che La Vardera stesse realizzando una sorta di reality sulla mala politica siciliana giravano nelle segreterie dei partiti e dei candidati.
E dietro al progetto di questo documentario ci sarebbe un regista televisivo molto noto. La Vardera aveva fatto affiggere manifesti elettorali in stile cinematografico, nello stile di una locandina da film, con la scritta “Il sindaco. Dal 12 giugno”.
E’ stato Francesco Benigno, l’attore di Mery per sempre che era candidato nella lista di La Vardera e che ieri sera ha avuto uno scontro fisico con il giovane e con i due operatori, a denunciare il bluff: “A un certo punto mentre eravamo seduti Ismaele si è fatto serio e mi ha detto: “Francesco io non ho fatto questa campagna elettorale per diventare sindaco ma per fare un documentario e per fare conoscere a tutti la mala politica siciliana. Ho registrato tutti: Cuffaro, Miccichè. Li ho registrati a loro insaputa mentre dicono le peggio cose. Pure tu una volta mi avevi detto che ti mettevi in politica, così almeno tu puoi fare il tuo lavoro perchè non lavori”.
Lui, Ismaele La Vardera, resta ancora trincerato dietro al silenzio. Non risponde al cellulare e ai messaggi.
Pare stia semplicemente completando il suo film.
(da “La Repubblica”)
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