PALLAVOLO, L’ITALIA TRAVOLGE IL BRASILE 3-0 E VINCE LA PRIMA NATIONS LEAGUE DELLA STORIA
PAOLA EGONU DEVASTANTE, TRASCINA LE AZZURRE
Un’Italia travolgente, guidata da Paola Egonu, ha vinto per la prima volta la Nations League di volley.
Nel torneo a cui partecipano le squadre più forti del mondo le azzurre hanno battuto il Brasile 3-0 (25-23, 25-22, 25-22) nella finale di Ankara. Il successo vale un milione di euro di premi, ma anche una conferma dopo l’Europeo vinto la scorsa estate, e una iniezione di fiducia in vista dei prossimi Mondiali (24 settembre-15 ottobre).
Come contro le padrone di casa della Turchia il giorno prima, l’Italia del ct Davide Mazzanti non ha rischiato davvero che il match cambiasse la sua storia. Il Brasile, che aveva battuto le campionesse del mondo della Serbia, ha raggiunto solo vantaggi limitati, sopratutto nel terzo set, ma come successo in tutto il torneo nessuno ha saputo veramente arginare l’effetto Egonu, alla fine premiata Mvp e opposto numero 1 della Nations League.
Ventuno punti alla fine per Paola, di cui 18 in attacco e tre a muro: ma ad arricchire la prestazione, oltre a qualche errore, ci sono stati pure una devastante conclusione a 113 kmh, ed interventi difensivi che hanno aiutati le compagne a trovare la strada della vittoria.
Ottime anche Caterina Bosetti (11 punti di cui 1 al servizio, miglior schiacciatrice della Vnl), Cristina Chirichella (9, con 2 muri e un ace), Anna Danesi (9, con un muro), Elena Pietrini (8 compreso un muro), mentre Alessia Orro e Monica De Gennaro hanno vinto il premio di miglior palleggiatrice e libero del torneo. A chiudere il secondo set con un pallonetto decisivo è stata Ofelia Malinov.
Nel primo set l’Italia ha sbaragliato il Brasile nella prima fase, raggiungendo un vantaggio di sette punti. Erodendolo lentamente, fino a ritrovarsi a un 23-22 frutto di tanti errori soprattutto in battuto. Egonu in forma devastante, soprattutto all’inizio, due diagonali che scavano il primo 7-3 e le prime preoccupazioni del ct Ze Roberto che chiamava il time out. Un muro di Chirichella, una palla morbida di Egonu e un tiro fuori del Brasile producevano il 10-3. Un vantaggio importante alimentato fino al 17-10 di Pietrini (+7) e sul 22-17 da un devastante tiro di Paola Egonu che superava i 113 kmh.
Una prodezza che quasi introduceva le azzurre in una fase confusa, in cui agli errori (4 battute sbagliate) si aggiungeva un colpo di fortuna di Gabi che si spegneva oltre la rete per il 23-21. Il muro di Carol su Egonu quasi completava la rimonta (23-22), il challenge non sorrideva al Brasile, Orro sbagliava la battuta, imitata da Carol che chiudeva il set a favore dell’Italia.
(da agenzie)
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