PATTO TRA SALVINI E LA MELONI, SPUNTA IL LISTONE SOVRANISTA CHE NON ANDRA’ DA NESSUNA PARTE
SI STUDIA UN SIMBOLO CON QUATTRO LOGHI PER CONTARE DI PIU’ NELLA TRATTATIVA CON BERLUSCONI
Come riporta Giuseppe Alberto Falci su “la Stampa”, il segretario della Lega Nord e la ruota di scorta di Fratelli d’Italia starebbero pensando di correre insieme alle prossime elezioni politiche sotto lo stessa sigla.
“Ormai Matteo e Giorgia hanno la necessità di sancire il loro matrimonio politico. Il modello a cui guardano è quello trumpista e anche lo slogan strizza l’occhio a «The Donald»: il leit motiv sarebbe infatti «Prima gli italiani».
Insomma, molto originali come sempre.
“Si ragiona intorno a un simbolo che possa rendere più accattivante la lista: all’interno del simbolo ci saranno i nomi dei due leader e in aggiunta i loghi delle quattro liste: Lega Nord, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Amici di Giorgia”.
Pare quindi che non ci sia più spazio per ospitare anche il logo di un rotolo di carta igienica tricolore e quello di “cognati d’Italia”, pazienza.
Ma quale sarebbe il motivo di questa lista unica?
In primo luogo essere “la prima vera forza nazionale di centrodestra».
Spiegazione necessaria: Salvini teme che Forza Italia finisca prima della Lega (come da ultimi sondaggi) e come potrebbe dire che il leader è lui se finisce secondo?
Arriva così i soccorso tricolore della “ruota di scorta” per arrivare primo.
Cosa ci guadagnerebbe la Meloni? Con uno sbarramento dell’8%, Fdi il Senato lo vedrebbe con il binocolo. Un’alleanza con Salvini le permetterebbe di avere qualche seggio anche a palazzo Madama e sistemare qualche altro dirigente famelico.
Secondo aspetto: l’accordo è contro Berlusconi? No, è solo per sedersi al tavolo della trattativa con Silvio con più forza. Senza Berlusconi quei due non vanno da nessuna parte , ma non mettono in conto che Silvio potrebbe a quel punto riaggregare qualcuno altro e giocarsela come “leader dei moderati” e se li brucia anche così per i due sovranisti patacca è la discesa agli inferi.
Terzo e ultimo aspetto: siamo sicuri che uno più uno faccia due? Ovvero che i due raggiungano quel 17% che oggi sono la somma dei due partiti? E che non ci saranno defezioni nel “segreto della gabina”?
Non a caso la strategia è stata tenuta nascosta da Salvini per evitare ripercussioni all’interno del Carroccio. La Lega, infatti, si appresta ad andare a congresso, il prossimo 21 maggio. E notoriamente Salvini non è affatto ben visto tra i militanti che gli rimproverano in molte zone lumbard e venete di aver accantonato i temi cari agli autonomisti. E una sedicente “identitaria de noiatri” con una fastidiosa cantilena romana non invoglia certo a votare per un’accozzaglia unitaria che scimmiotta i sovranisti esteri solo per garantirsi una poltrona.
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